ROMA – Coronavirus e la gaffe biblica. Nell’annunciare le misure economiche per sostenere le imprese italiane in difficoltà per il coronavirus, aiutate tramite un decreto che libera 400 miliardi di liquidità, Giuseppe Conte parla delle prossime festività pasquali inciampando in una piccola gaffe: “Pasqua significa, lo sanno bene i Cristiani, passaggio. È il passaggio e anche il riscatto dalla schiavitù all’Egitto“.
Lo scivolone del premier non è passato inosservato sui social: “La informo che è per gli Ebrei che la Pasqua ricorda l’uscita dall’Egitto, non per i Cristiani, per i quali – invece – la liberazione è intesa dalla schiavitù del peccato” osserva un utente su Twitter.
E non è finita qui. In Egitto gli ebrei erano schiavi non vi andarono dopo la liberazione dalla schiavitù. Qualcuno non risparmia l’ironia: “Un tempo gli ebrei vivevano in schiavitù: poi, il giorno di Pasqua, si trasferirono in Egitto”.
E ancora: “Prima dichiara che la Pasqua è il passaggio dalla schiavitù all’Egitto, ora che lo Stato mette subito la sua potenza di fuoco nel motore dell’economia, a quando l’uomo che sussurrava ai muli?” (fonte: Messaggero, Twitter, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).