LAMPEDUSA – Pile di corpi di uomini e donne nel barcone in fondo al mare. Una chioma che esce da un oblò e che non sono riusciti a recuperare. E gli occhi, una volta vivi, che ora sembrano quelli dei manichini. Queste le immagini che resteranno nella mente dei sommozzatori, come spiega il maresciallo D’Amico, sub della Guardia di Finanza, intervistato da Carlotta De Leo del Corriere della Sera.
Al Corriere della Sera il sommozzatore intervistato, con la voce rotta dalla commozione, spiega: “I corpi sono integri, non hanno ferite o lacerazioni, ma l’impressione che danno è quella di un manichino. Lo sguardo fisso che rimane impresso. In particolare un ragazzo che durante la fase dell’imbracatura per portarlo in superficie si è girato proprio davanti alla mia faccia. Quegli occhi senza vita non potremo dimenticarli”.
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