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YOUTUBE Laura Boldrini: “Non esiste un fascismo buono”. E attacca Facebook

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Laura Boldrini attacca Facebook e il fascismo “buono”

ROMA – Laura Boldrini contro il fascismo e contro Facebook che secondo lei non chiude le pagine piene di odio: “Solo una favola falsa: non esiste un fascismo buono, condizionato da un nazismo cattivo” come testimonia la presenza anche in Italia di “40 campi di sterminio e concentramento”. La Presidente della Camera e candidata con Leu alle prossime elezioni, ricorda così gli ottanta anni dal varo delle leggi razziali, “un abominio” a cui tanti, troppi – dice – non si sono opposti. Ancora oggi – sottolinea Boldrini aprendo un convegno a Montecitorio in occasione della Giornata della memoria – è difficile riuscire a spiegare quanto accaduto: “Come è stato possibile – è la domanda a cui occorre rispondere secondo la presidente della Camera – decidere di discriminare una parte del nostro stesso popolo?”.

Anche perché la storia da sola non basta: “In tanti ancora oggi – osserva – sottovalutano il pericolo rappresentato dal proliferare di gruppi, soprattutto di ragazzi, che si ispirano al fascismo e al nazismo e professano idee di odio, riprendendo il vecchio armamentario fascista e antisemita sostenuto dalla falsità del negazionismo e revisionismo”. Per combattere questi pericoli servono sì leggi e sanzioni, è la tesi della Boldrini, ma soprattutto “bisogna discutere con le ragazze e i ragazzi, perché devono capire cosa è accaduto”. E a questo serve la memoria e il racconto di chi ha vissuto quei giorni tragici: una ragione in più – osserva – per essere felice della nomina di Liliana Segre a senatrice a vita. E proprio per non dimenticare la Camera ha invitato a parlare, in occasione della cerimonia, Mirella Fiorentini: un’anziana signora che all’epoca delle leggi razziali aveva 11 anni e a cui fu sbarrato il portone del Liceo Mamiani di Roma. Non poter studiare fu solo però uno dei tanti problemi con i quali gli ebrei si sono dovuti confrontare – spiega la signora davanti a un pubblico di studenti -. Nella mia famiglia, come in altre, c’è chi si è suicidato”.

E nell’epoca dei social media, un ruolo secondo Boldrini lo possono giocare proprio le piattaforme come Facebook: “I siti e le pagine Fb che inneggiano al fascismo e al nazismo vanno chiuse. Sono le pagine della vergogna”.

Video dalla pagina YouTube di Agenzia Vista.

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