lega banchi camera lega banchi camera

Lega, deputati lasciano l’aula della Camera mentre parla Conte VIDEO

ROMA – Protesta della Lega in aula alla Camera dei Deputati nel corso dell’informativa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul Recovery plan dell’Italia.

Al termine dell’intervento del capogruppo Riccardo Molinari, i deputati del Carroccio lasciano l’aula in segno di dissenso dalle posizioni del Governo. 

I deputati della Lega lasciano dopo che Conte nel suo discorso auspica un “nuovo modello di sviluppo” che sarà presentato a settembre e che sarà basato su investimenti pubblici rafforzati dell’Ue.

Giuseppe Conte: “E’ ora di dare prova di coesione”. Ma Lega e FdI non ci stanno

Giuseppe Conte, al culmine della sua informativa alla Camera in vista del consiglio Ue di Bruxelles parla e chiama al senso di responsabilità tutte le forze politiche:

“E’ l’ora di dare prova di coesione anche sul piano nazionale”.

Lega e Fdi chiedono però un voto sull’intervento del primo ministro e non lo ottengono.

Decidono così di abbandonare l’aula per protesta, dopo aver già boicottato gli Stati Generali in corso a Villa Pamphili. 

Queste le parole del capogruppo del Carroccio Maurizio Molinari: “Da parte dell’Ue è in atto una manovra a tenaglia”.

Da una parte con il Mes, il fondo Sure e il Recovery Fun aspetta che l’Italia si indebiti “per venirci poi a prendere casa”.

Molinari conclude:

“Se lei da avvocato degli italiani si è trasformato nel commissario liquidatore noi la aspetteremo qui in Parlamento”.

Conte, nel suo intervento aveva provato ad aprire alle opposizioni che però non raccolgono.

“Quando il progetto sarà più definito – aggiunge Conte – verrò doverosamente in Parlamento per riferire dei suoi contenuti pronto a raccogliere proposte e suggerimenti”.

“In queste settimane sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell’Europa e dei suoi stati membri”.

“E’ il momento di agire con spirito di piena coesione anche sul piano nazionale perché la sfida non rechi all’Italia il doppio danno di vederla perdere la sfida europea e quella, forse più difficile, di vedere riformare alcune criticità”.

Conte spiega di voler “dare così finalmente respiro a un sistema economico le cui eccellenze sono state troppo spesso ostacolate da logiche particolaristiche e familistiche”.

Per il premier bisogna essere “coesi in Italia per cogliere subito e per intero l’opportunità che l’Europa offre a se stessa e ai Paesi più colpiti dal Covid”.

“Questo spirito auspico caratterizzi il dibattito politico italiano in questa fase cruciale per la futura generazione”.

Conte sottolinea ancora che 

“el risorse che al termine del negoziato verranno messe a disposizione dall’Europa non potranno essere gestite dal Governo in carica come un proprio tesoretto”. 

Giuseppe Conte, deputati di Fdi e Lega replicano in maniera dura e lasciano i banchi

I deputati di Fdi e Lega replicano però in maniera dura dopo che Fico non consente un voto sull’intervento del premier e decidono di lasciare i banchi della Camera.

Il leghista Molinari parla di ennesimo “one man show”.

Secondo Giorgia Meloni “la maggioranza scappa dal voto in Parlamento per non dare a Conte un mandato chiaro durante il Consiglio europeo”.

“Vogliono fare il gioco delle tre carte per non assumersi la responsabilità delle loro scelte”.

Critica anche da Forza Italia: “Il premier Conte in Aula alla Camera prende tempo e non decide, fa una “scappatella” in Parlamento dove scientemente evita di affrontare i nodi cruciali”.

Per Forza Italia Conte non ha detto nemmeno una parola sul Mes “prima di fuggire e tornare a rifugiarsi in ‘Villa’ a crogiolarsi nel suo ego”.

A parlare è Giorgio Mulè, portavoce dei gruppi azzurri in Camera e Senato.

Nessuna coesione dunque, come auspicato da Conte.  A seguire l’intervento di Molinari e i deputati della Lega che lasciano l’aula (fonte: Repubblica, Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev). 

 

Gestione cookie