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Luca Toccalini (Lega): “Limitazioni? Zecche rosse impunite il 25 Aprile e il Primo Maggio” VIDEO

ROMA – “Io trovo abbastanza vergognoso che in questo Paese, con tutte queste limitazioni, queste limitazioni valgano solo per chi la pensa in un certo modo, perché ricordiamolo anche a quest’Aula:

il 29 aprile, quattro ragazzi stavano andando a portare una corona per ricordare Sergio Ramelli e sono stati multati, mentre nel frattempo, il 25 aprile e il 1° maggio, abbiamo assistito a cortei delle zecche rosse, che sono rimasti impuniti, perché in questo caso non abbiamo visto una multa, è questa la cosa vergognosa”.

Queste le parole del deputato della Lega Luca Toccalini.

Parole pronunciate in un intervento in Aula alla Camera fra gli applausi dei colleghi di partito.

“In questo Paese, se sei di sinistra e se sei comunista, a questo punto per te – ha proseguito – non esistono le leggi e sei libero di non rispettarle.

Se osi pensarla in un modo normale, con del buon senso, invece devi essere punito, come è purtroppo successo ieri, con gli imprenditori.

A Milano, signor Presidente, stavano portando delle sedie in uno spazio più aperto possibile, come quello dell’Arco della Pace, e sono stati multati uno per uno. Questo, collega Fiano, è vergognoso, questo è vergognoso”.

La replica di Luca Pastorino (Leu)

“L’intervento alla Camera del deputato Luca Toccalini è stato delirante.

Ha definito ‘zecche rosse’ chi ha celebrato il 25 aprile, Festa della Liberazione, e il Primo Maggio, Festa dei Lavoratori, con il massimo della civiltà.

E usando strumenti adeguati al lockdown della fase uno.

La Lega, che pure ha sonoramente applaudito dai propri banchi in Aula, prenda le distanze da Toccalini, che urlava come un invasato”.

Questa la risposta del deputato Luca Pastorino, segretario di presidenza alla Camera per Leu.

“In questo Paese – ricorda Pastorino – non c’è alcuna punizione per chi la pensa ‘diversamente’, come sostiene il deputato leghista.

C’è solo la necessità di rispettare le regole, da parte di tutti. Ed è infine incredibile equiparare due festività nazionali, come la Liberazione e il Primo Maggio, con la commemorazione di un giovane militante neofascista”. (Fonti: Ansa, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev).

 

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