Mafia scommesse arresti Catania Mafia scommesse arresti Catania

Mafia e scommesse on line: 29 arresti, 20 agenzie sequestrate VIDEO

Mafia scommesse arresti Catania
Mafia e scommesse on line: 36 arresti, 20 agenzie sequestrate

CATANIA – Nuovi arresti della polizia nell’ambito dell’operazione “Domino” delle procure di Catania, Bari e Reggio Calabria contro i giochi on line controllati dalle mafie: il gip del tribunale di Catania ha firmato ulteriori 29 provvedimenti restrittivi. Il blitz è scattato all’alba. Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione mafiosa, associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti, tra cui l’esercizio abusivo di attività di gioco e scommesse, la truffa aggravata ai danni dello Stato, il riciclaggio, l’intestazione fittizia di beni, nonché per il connesso reato-fine di truffa ai danni dello Stato in concorso con l’aggravante di avere favorita alla presunta cosca mafiosa dei Cappello-Bonaccorsi, consentendone l’infiltrazione e l’espansione nel settore dei giochi e delle scommesse on line.

Sette dei tredici fermati la settimana scorsa sono stati catturati tra Siracusa, Ribera, Messina, Gela e Vittoria. I gip hanno applicato, su richiesta della procura, la misura della custodia cautelare in carcere. Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio Centrale Operativo hanno evidenziato l’esistenza di una presunta organizzazione criminale che, sotto il controllo del presunto clan catanese Cappello-Bonaccorsi, gestiva numerose agenzie di scommesse presenti sull’intero territorio siciliano e la progressiva infiltrazione del settore dei giochi e delle scommesse on line. Nel corso dell’operazione è stata data esecuzione al sequestro preventivo di 20 agenzie di scommesse nelle province di Catania, Siracusa, Caltanissetta e Ragusa.

L’inchiesta, sviluppatasi tra aprile 2016 a marzo 2017, è consistita essenzialmente nello svolgimento di varie indagini che hanno portato ai nuovi 29 arresti della polizia, che si sommano ai recenti 13 compiuti dalla stessa polizia. 

Le indagini, nate come naturale prosecuzione di quelle svolta dalla Squadra Mobile di Catania e dal Servizio centrale Operativo di Roma nei confronti di appartenenti al presunto clan Cappello-Bonaccorsi e già sfociata nella nota operazione “Penelope”, si sono rivelate da subito particolarmente fruttuose ed innovative, in quanto hanno consentito di registrare alcune conversazioni in cui si delineava in maniera chiara un articolato progetto di espansione, ideato da alcuni affiliati al presunto clan Cappello, nel settore delle scommesse online, che prevedeva l’acquisizione nelle province di Ragusa e Siracusa di locali commerciali da adibire a sale scommesse sotto l’insegna “PlanetWin365”, nonché la commercializzazione di un software da installare presso sale di terzi che avrebbe consentito l’esercizio abusivo di scommesse, in quanto operativo sul .com (illegale sul territorio italiano) in maniera parallela all’attività lecita, e quindi schermata dalla autorizzazione ottenuta dalla Planet di occuparsi delle scommesse on line esclusivamente attraverso l’estensione su .it. Era operativo, dunque, sull’intero territorio siciliano un sistema che sfruttava la copertura legale fornita dal marchio Planetwin365.

Planetwin365, la nuova proprietà si dice estranea alle indagini.

“A margine degli eventi inerenti l’operazione ad opera della squadra mobile di Catania e del servizio centrale operativo della polizia di Roma, la nuova proprietà di planetwin365 rinnova il proprio sostegno alle forze dell’ordine nella lotta alle attività di organizzazioni criminali che danneggiano il mercato italiano del gioco legale”. A scrivelo in un comunicato è Planetwin365 in un comunicato.

Prosegue il comunicato:”Dopo gli episodi che hanno portato allo smantellamento di una fitta rete illecita attiva in particolar modo sul territorio siciliano, la società precisa nuovamente che il provvedimento giudiziario e le indagini delle Autorità fanno esclusivo riferimento a persone associate a SKS365 in passato. Come specificato già lo scorso 14 novembre nel comunicato della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, infatti: ‘Va precisato, con riferimento alla SKS365 che le investigazioni hanno riguardato esclusivamente la proprietà/management che ha gestito la società fino al 2017, ovvero prima della sua cessione ai nuovi proprietari, nei cui confronti non sono emersi elementi di responsabilità’. Come ufficialmente riportato negli atti presentati dagli inquirenti in sede Dipartimento Nazionale Antimafia, la nuova società SKS365 è da ritenersi dunque estranea a quanto accaduto ed emerso dalle indagini”. 

Agenzia Vista di Alexander Jakhangiev pubblica il filmato in cui è possibile ascoltare delle intercettazioni tra presunti affiliati del clan Cappello-Bonaccorsi: 

 

Gestione cookie