Manovra, Cdm per rispondere alla Ue. Salvini: “Sui conti tiriamo dritto”

di redazione Blitz
Pubblicato il 13 Novembre 2018 - 23:37| Aggiornato il 14 Novembre 2018 OLTRE 6 MESI FA
Manovra, Cdm per rispondere alla Ue. Governo: "Sui conti tiriamo dritto"

Manovra, Cdm per rispondere alla Ue. Governo: “Sui conti tiriamo dritto” (Foto Ansa)

ROMA  –  Arriva la risposta del governo all’Unione europea sulla manovra. Il Consiglio dei ministri che si è riunito martedì sera ha approvato modifiche al Documento programmatico di bilancio da inviare questa notte a Bruxelles. Nel Dpb infatti non cambiano i saldi della manovra ma compaiono alcune novità come le dismissioni e un rafforzamento dei controlli e delle clausole di salvaguardia sulla spesa.

I saldi e le stime di crescita della legge di bilancio “restano invariati”, confermano fonti di Palazzo Chigi al termine del vertice di governo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla manovra. Sul tavolo c’era la risposta all’Unione europea sulla legge di bilancio.

La lettera di risposta a Bruxelles ha confermato l’impianto della manovra e l’azione politica del governo: quota 100 parte subito. Il governo conferma saldi e crescita come già previste (2,4% di deficit e 1,5% di crescita). Ci sono anche “le clausole di salvaguardia e i controlli automatici sulla spesa già previsti (con monitoraggio dei conti pubblici ai fini correttivi)”.

Le dismissioni “anche immobiliari” inserite in manovra, in risposta ai rilievi dell’Ue, “valgono l’1% del Pil”. Nella legge di bilancio è inoltre “confermata la destinazione dello 0,2% degli investimenti all’idrogeologico”. In sostanza, affermano dalla Lega, “nessun arretramento di fronte a Bruxelles, il governo spiega le sue ragioni ma va avanti per la sua strada”.

Clausole di salvaguardia per evitare che il deficit salga oltre il 2,4% qualora le previsioni di crescita del governo nella manovra non siano confermate e anche una nuova operazione di dismissione immobiliare: sono queste alcune delle proposte contenute nella lettera all’Ue che conferma “impianto e azione politica”.

“La manovra per quanto ci riguarda non cambia né nei saldi né nella previsione della crescita, perché è nostra convinzione che questa manovra è quello che serve al Paese per ripartire, ha detto il vicepremier Luigi Di Maio. Questo Paese è fermo nella crescita perché è l’ultimo governo ha fatto una manovra di bilancio a saldo zero in cui non ha investito un solo euro per le imprese e i cittadini. Ovviamente nella lettera a Bruxelles abbiamo detto che aumentiamo la valorizzazione e delle dismissioni dei nostri immobili: potremo fare più soldi dai tagli e dalla dismissione di quello che non serve degli immobili di proprietà dello Stato. Abbiamo detto che il nostro obiettivo è mantenere il 2,4% e ci impegniamo a mantenerlo”.

“La notizia che devo dare agli italiani- prosegue Di Maio – è che il reddito e la pensione di cittadinanza, il superamento della Fornero con quota 100, le misure per i risparmiatori truffati che rimborseremo sono provvedimenti che non cambiano: vanno avanti e creeranno un 2019 del cambiamento”. Per quanto riguarda il programma di dismissioni, Di Maio ha dichiarato che “non ci sono i gioielli di famiglia: stiamo parlando di immobili e beni dello Stato di secondaria importanza. Sicuramente la dismissione avrà un effetto sul debito. E’ quantificato nella lettera” che sarà inviata a Bruxelles.

La linea degli alleati giallo-verdi resta confermata: quando a sera Salvini arriva, a piedi e in maniche di camicia, a Palazzo Chigi per la prima riunione politica ribadisce come la “manovra garantisca più posti di lavoro, più diritto alla pensione e meno tasse per tanti italiani”. E dunque, aggiunge, “se all’Europa va bene siamo contenti, sennò tiriamo dritto”. 

Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev