Maria Vittoria Viviani, tennista di 17 anni, è stata squalificata dal torneo Junior degli Australian Open perché ha tirato una pallina contro un raccattapalle. Guarda il VIDEO: la Viviani colpisce piano, chiede subito scusa, il ragazzo non si fa nulla ma i giudici non perdonano.
La Viviani aveva appena perso il primo set del match d’esordio contro la cinese Xin Yu Wang. Delusa, aveva tirato con la racchetta, piano, una pallina verso l’angolo, colpendo per sbaglio un “ball-boy”. Il giudice di sedia non ha visto l’episodio: è stato un giudice di linea a notare il gesto di stizza e a farlo sanzionare. Match perso e torneo finito, anche per quanto riguarda il doppio: Maria Vittoria è scoppiata in lacrime. Nata a Pavia, compirà 18 anni il prossimo 24 febbraio.
Le regole dei tornei del Grande Slam prevedono che gli squalificati perdano tutti i punti conquistati nel torneo e possano essere multati. L’unica fortuna di Maria Vittoria Viviani è che nei tornei Junior non ci sono soldi in palio e di conseguenza niente multe. Non riesce a spiegarselo Maria Elena Camerin, l’accompagnatrice delle giovani italiane al torneo di Melbourne:
“Sono andata da Maria Vittoria e lei urlava: ‘Oh mio Dio, oh mio Dio, mi vogliono squalificare’. Io ho provato a parlare con il referee. Sono la prima a pensare che una squalifica sia giusta, ma in questo caso la palla andava molto piano. Mai vista una cosa del genere. Ho detto loro: ‘Suvvia, siamo venuti apposta dall’Italia e lei viene squalificata per una cosa del genere?’. Venire in Australia è costoso, poi siamo qui dal 4 gennaio. Maria Vittoria ha pianto per tutto il giorno. È stato molto triste. È una brava ragazza, mi sono limitata a dirle che la m…. può succedere'”
Maria Vittoria Viviani, intervistata dall’agenzia di stampa australiana Fairfax media, ha dichiarato di essere ancora sconvolta:
“Ieri è stato una giornata molto brutta per me. Nessuno può sentirsi bene vivendo una situazione del genere. Dopo l’episodio ho pianto per un’ora e mezzo. Tutti quelli che mi conoscono sanno che non ho fatto niente di sbagliato. Io sto bene con me stessa perché so di non aver fatto nulla. Una consapevolezza che mi ha aiutato a stare un po’ meglio”.
“Vi assicuro che non ero arrabbiata mi stavo divertendo, era il mio primo Slam. Il raccattapalle si stava muovendo e l’ho colpito accidentalmente. Ho chiesto subito scusa perché mi sono accorta dell’accaduto, ma lui non aveva problemi. Era in piedi, con le palle in mano, in attesa di riprendere la partita. La cosa che mi fa arrabbiare è che ho fatto tre mesi di preparazione per questo torneo. Vengo dall’Italia, è molto lontana, ho fatto 24 ore di volo. Non è un gioco, ma un lavoro. Questa è la cosa che mi fa più male”.