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Mattarella, videomessaggio agli studenti: “Scuole chiuse una ferita per tutti”

ROMA – “Siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani. E di centinaia di milioni di studenti nel mondo. Qualcosa di incredibile, mai avvenuto prima, nella storia dell’istruzione”.

“Un evento drammatico, che possiamo ben definire epocale. Le scuole chiuse sono una ferita per tutti. Ma, anzitutto per voi, ragazzi; per i vostri insegnanti; per tutti coloro che, giorno per giorno, partecipano alla vita di queste comunità”. A dirlo è il presidente Sergio Mattarella, per “# maestri”, nuovo programma di Rai Cultura.

“Care ragazze, cari ragazzi, mi rivolgo a voi in una circostanza che nessuno avrebbe immaginato. L’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha sconvolto, in poche settimane, le nostre vite”.

“Oltre all‘angoscia per i lutti dobbiamo confrontarci con regole che cambiano drasticamente tante abitudini. Anche la vostra vita è, improvvisamente, cambiata”.

“Le scuole di tutto il Paese sono state chiuse e lo rimarranno fino a quando il pericolo non sarà stato eliminato; e non sarà possibile riaprirle in sicurezza” ha detto il presidente Mattarella nel videomessaggio.

Che ha proseguito: “In fondo, costretti a casa, avvertite – molti, forse, con sorpresa – che la scuola vi manca. Probabilmente, non avreste mai immaginato che poter uscire per andare a scuola costituisse un esercizio di libertà. Della vostra libertà”.

“Ma è possibile anche che questa esperienza, così dura e sofferta, si tragga un’occasione di crescita. Per riflettere tutti su ciò cui abbiamo dovuto, momentaneamente, rinunziare; e sul valore delle occasioni e dei gesti, apparentemente scontati, che in questo momento ci mancano. A cominciare dalle relazioni tra le persone”.

Il videomessaggio di sergio Mattarella è per “# maestri”, un nuovo programma di Rai Cultura in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione per #LaScuolaNonSiFerma ed è andato in onda 27 aprile 15:20 Rai 3 (fonte: Ansa, Agenzia Vista /Alexander Jakhnagiev).  

 

 

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