ROMA – Matteo Salvini, preso dalla sua foga argomentativa sui migranti, incappa in uno scivolone grammaticale: “Migrante è un gerundio”. Succede nella serata di giovedì 4 giugno durante la trasmissione virus, in onda su Rai Due. Salvini, in quel momento ce l’ha con la presidente della Camera Laura Boldrini, accusata di aver “inventato” la parola migrante. “Sono clandestini – incalza Salvini – migrante è un gerundio”.
In realtà migrante, oltre ad essere un aggettivo, è il participio presente del verbo migrare. Il gerundio dello stesso verbo è invece migrando.