ROMA – Matteo Salvini non riesce proprio a immaginare suo figlio che entra in un campo nomadi. Fuori dal Parlamento un cronista gli fa proprio questa domanda e lui risponde:
“Mi rifiuto di pensare a mio figlio o a mia figlia che entra in un campo Rom, perché il papà lo andrebbe a riprendere per un orecchio. Ma al cuor non si comanda e non sono io a dover auspicare questo o quel futuro per i miei figli”.
Poi aggiunge: “Ci sono tanti rom, italiani, che lavorano e vivono onestamente, nelle case”. La questione rom è uno dei punti nodali della campagna di Salvini: solo qualche giorno fa aveva detto di voler demolire con la ruspa i campi, un’eccezione tutta italiana, dando agli abitanti un preavviso di 6 mesi.