MILANO – Ruba e la fa franca da 25 anni. Sono tante le identità che una quarantasettenne cilena ha rifilato alla polizia di volta in volta, almeno 40. Fermata dopo aver sfilato il portafoglio a qualche ricco cliente del centro storico di Milano, viene portata in commissariato, firma con un nome diverso e torna a borseggiare. Tutto senza mai allontanarsi dalla zona del Duomo.
Essendo immigrata clandestina, la donna non ha alcuna residenza stabile, le viene solo assegnato come punto di riferimento per la registrazione il Commissariato del centro città, riferiscono Michele Focarete e Paolo Di Stefano sul Corriere della Sera. Ogni volta firma con un nome diverso e poi esce.
L’ultimo obiettivo è stata la borsa di una donna in pausa pranzo in un caffè di piazzetta Pattari, tra una boutique e un ottico di lusso. Ma due agenti l’hanno pedinata e la colgono in flagrante.
Un filmato riprende tutto: la donna, quarantenne mora, capelli di media lunghezza, di corporatura media, di altezza media. Una donna anonima, verrebbe da dire. Avanza fino al bancone del bar, si avvicina alla borsa della sua preda, ne tira fuori il borsellino e via. Fino all’arresto. Ma chissà se sarà l’ultimo.