ROMA – Orietta Berti fa endorsement per Di Maio per le elezioni del 4 marzo, e il Pd presenta un esposto all’Agcom. La cantate, visto il polverone che si è venuto a creare, ribatte: “Non ritiro niente di quello che ho detto. Se il mio voto fa paura, siamo messi male. E’ stata una puntata così divertente. Ma siamo in democrazia oppure no? Potrò dire quello che penso su una persona? .
Il fatto è accaduto venerdì 12 gennaio. La cantante 72enne, autrice di “Fin che la barca va” ed altri successi, è ospite della trasmissione di Radio1 Un giorno da pecora. Nel corso di un’intervista, alla domanda su chi avrebbe votato ha risposto: “Il Movimento 5 Stelle del mio amico Grillo. Di Maio mi piace, è un bel ragazzo, secondo me è bravo”.
Ed ora, grazie a questo endorsement, Orietta Berti “entra” nella compilation della campagna elettorale del candidato premier M5S: “Sto andando ad Aosta. Passate una buona domenica con le vostre famiglie e ricordatevi: ‘Fin che la barca va, lasciala andare!’, scrive Di Maio pubblicando un video che lo ritrae mentre guida l’auto per spostarsi da Torino ad Aosta, tappa odierna del suo tour elettorale: e dallo stereo dell’auto è proprio la famosa canzone della Berti ad essere suonata. Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev pubblica il video.
Nelle ore scorse, Di Maio aveva difeso la Berti su Facebook:
“Qualche tempo fa ho incontrato Orietta Berti negli studi RAI di Milano, poco prima di essere intervistato da Fabio Fazio. E’ stato per me un vero piacere! Abbiamo chiacchierato per un po’, ci siamo raccontati i nostri impegni e ne ho approfittato per farmi un selfie assieme a lei che ho prontamente girato a mia mamma, sua grande fan. Insomma c’è stata subito una grande simpatia reciproca e mi ha detto che seguiva attentamente gli sviluppi del MoVimento 5 Stelle”.
“Ieri Orietta, intervistata in radio, da Un Giorno da Pecora ha raccontato di questo incontro e ha detto che voterà MoVimento 5 Stelle e la ringrazio per questo attestato di fiducia – aggiunge – Grazie a Dio in Italia c’è ancora libertà di voto, di espressione e di parola, ma il Pd l’ha denunciata all’Agcom sostenendo che avrebbe violato la par condicio. Una follia: in pratica secondo il Pd nessuno può esprimere pubblicamente la sua preferenza elettorale per il MoVimento 5 Stelle”.
“Non solo: qui siamo davanti a un’intimidazione bella e buona nei confronti di un’artista da parte del partito che, pur essendo minoranza nel Paese, controlla la Rai e il governo. Giù le mani da Orietta Berti! E’ un’icona della musica italiana e dell’Emilia Romagna. Nessuno può pensare di discriminarla per le sue idee politiche ed è suo diritto esprimersi e parlare liberamente. Il Pd le chieda immediatamente scusa e la smetta di minacciare chiunque si avvicini al MoVimento 5 Stelle”.