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Palermo, sequestrata nave: a bordo 20 tonnellate di hashish VIDEO

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Palermo, sequestrata nave che trasportava 20 tonnellate di hashish

PALERMO – I finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Palermo, con il supporto operativo del Gruppo Aeronavale di Messina e la collaborazione del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata, hanno portato a conclusione [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play], sotto il coordinamento e la direzione della Procura della Repubblica – DDA di Palermo, una articolata operazione a contrasto al traffico internazionale di stupefacenti che si è conclusa con il sequestro di oltre 20 tonnellate di hashish (20.140 kg) probabilmente destinati al mercato europeo, di circa 400.000 litri di gasolio, di una motonave oceanica battente bandiera panamense, denominata “Remus”, e l’arresto delle 11 persone di equipaggio, tutti cittadini montenegrini.

L’indagine è nata da una attenta attività di intelligence e di analisi delle rotte seguite dall‘imbarcazione che, dopo essere partita dal porto di Las Palmas in Gran Canaria, aveva dichiarato di essere diretta verso il porto di Tuzla (Turchia), via Alexandria (Egitto). L’attività di ombreggiamento dell’imbarcazione, svolta con l’impiego di aeromobili e pattugliatori d’altura della Guardia di Finanza, ha permesso di verificarne il comportamento sospetto, posto che – durante la navigazione in acque internazionali antistanti le coste nord africane – ha spento ripetutamente il proprio trasmettitore AIS (Automatic Identification System), per occultare la propria posizione ed i propri movimenti.

Le evidenti anomalie emerse durante il costante monitoraggio della navigazione hanno consentito di ipotizzare il coinvolgimento nel traffico internazionale di stupefacenti che, negli ultimi anni, ha visto più volte protagonisti i paesi del nord Africa. Ulteriori approfondimenti info-investigativi svolti, anche in una cornice di cooperazione internazionale, hanno consentito di definire ruoli e responsabilità dei membri dell’equipaggio fino ad ipotizzare il loro pieno coinvolgimento nei traffici illeciti.

Sulla base degli elementi di riscontro raccolti, è stata richiesta l’autorizzazione all’abbordaggio, in acque internazionali, alle Autorità panamensi.

All’atto dell’abbordaggio, il comportamento sospetto del Comandante della nave e dell’equipaggio, i quali non sono stati in grado di fornire chiare spiegazioni in merito alle proprie attività in mare ed alla propria destinazione, spingevano i militari a scortare il natante presso il porto di Palermo, anche in relazione alla presenza a bordo di 18 serbatoi contenenti complessivamente circa 400.000 litri di gasolio che non potevano essere ispezionati adeguatamente in mare.

Lo svolgimento delle complesse operazioni di ricerca a bordo, rese difficili dal notevole quantitativo di carburante stivato, è stato reso possibile grazie al pronto intervento e alla perizia tecnica dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Palermo che assicuravano, con un lavoro di bonifica durato oltre 14 ore e la successiva ininterrotta presenza, la giusta cornice di sicurezza per la prevenzione di ogni incidente. Anche l’intervento di una unità medica dell’ASP di Palermo, consentiva l’accurato monitoraggio delle condizioni di salute dei finanzieri impegnati nelle operazioni, rese particolarmente difficoltose dalle esalazioni del combustibile.

Le complesse manovre per lo svuotamento di due serbatoi di prua, contenenti 20.000 litri di gasolio, permettevano di rinvenire, completamente sommersi nel carburante, oltre 650 sacchi di iuta contenenti, complessivamente, oltre 20 tonnellate di hashish, di 13 diverse qualità, per un valore di mercato oscillante tra i 150 e i 200 milioni di euro.

Nell’ambito della più ampia cornice dell’operazione denominata “Libeccio International”, sono stati operati dalle Fiamme Gialle di Palermo, negli ultimi 4 anni, sequestri per oltre 139 tonnellate di stupefacenti, per un controvalore complessivo stimato in oltre 1,4 miliardi di euro.

Il Mar Mediterraneo si conferma, in definitiva, essere uno dei bacini mondiali maggiormente interessati dai traffici illeciti. In questo scenario la Guardia di Finanza svolge il suo ruolo esclusivo di “polizia del mare”, integrando il dispositivo aeronavale costiero con quello di altura, tanto per il controllo delle frontiere esterne con le attività di esplorazione aeromarittima condotte in acque internazionali, quanto per la difesa degli interessi economico-finanziari del Paese e dell’Unione Europea.

Ed anche il ministro degli Interni, Matteo Salvini, si è complimento per l’operazione via Twitter: “Complimenti alle donne e agli uomini della guardia di Finanza che hanno sequestrato 20 tonnellate di droga, bloccando una nave e arrestando 11 membri dell’equipaggio, tutti stranieri del Montenegro. Per spacciatori, mafiosi e scafisti la pacchia è finita”.

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