Renzi imita Berlusconi parlando dell’elezione del nuovo Capo dello Stato VIDEO

di Daniela Lauria
Pubblicato il 13 Agosto 2021 - 13:25 OLTRE 6 MESI FA
Renzi imita Berlusconi parlando dell'elezione del nuovo Capo dello Stato VIDEO

Renzi imita Berlusconi parlando dell’elezione del nuovo Capo dello Stato

Matteo Renzi si lancia in una imitazione di Silvio Berlusconi e gli riesce benissimo. Accade a Viareggio, alla presentazione del suo ultimo libro “Controcorrente”. Il leader di Italia Viva stava rispondendo ad una domanda sulla prossima elezione del Presidente della Repubblica e all’improvviso ha fatto sfoggio di una imitazione degna di un cabaret.

Renzi sull’elezione del Presidente della Repubblica

Intervistato da Stefano Zurlo del Giornale, Matteo Renzi ha spiegato cosa accadrà secondo lui con la prossima elezione del Capo dello Stato. 

“Nel 2015 – ricorda – io che ero preoccupato della maledizione del Colle, gioco la partita con grandissima prudenza e alla quarta posizione indico Mattarella che ottiene un risultato superiore alle aspettative perché lo votano anche tanti di quelli che avevano detto che non lo avrebbero votato”.

“Nel 2022 – spiega Renzi – accade una cosa nuova: la destra ha più voti della sinistra. Bastano per eleggere un presidente? No”.

Matteo Renzi e l’imitazione di Berlusconi

“Se Salvini, Berlusconi e Meloni fossero d’accordo su un qualsiasi nome…”, prosegue Renzi. E qui il giornalista lo incalza: “Berlusconi…”, dice intendendo che sia proprio il suo il nome che potrebbero fare per il Colle.

“Non mettere nomi in ballo”, replica Renzi che poi si trasforma per un attimo in Berlusconi. “Il mio nome, mi consenta lei continua a metterlo in campo“, dice imitando l’accento inconfondibile del leader di Forza Italia.

Quindi Renzi, termina il suo ragionamento: “Metti Topo Gigio, se tutti fossero d’accordo su Topo Gigio non gli basterebbero i voti. Quindi l’intelligenza politica vuole che la destra apra un confronto. Io non lo aprirei con Italia Viva soltanto”.

“La discussione sul nome del futuro presidente la faremo a febbraio, non ora – conclude – Di certo c’è che senza di noi, che siamo intervenuti dopo i pieni poteri del Papeete, avremmo avuto un presidente sovranista”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev