Renzi: "Se i morti di Bergamo e Brescia potessero parlare direbbero di riaprire" VIDEO Renzi: "Se i morti di Bergamo e Brescia potessero parlare direbbero di riaprire" VIDEO

Renzi: “Se i morti di Bergamo e Brescia potessero parlare direbbero di riaprire” VIDEO

ROMA – “Il Coronavirus è una bestia terribile che ha fatto 30mila morti nel modo più vigliacco ma noi non siamo dalla parte del Coronavirus quando diciamo di riaprire, onoriamo quei morti.

La gente di Bergamo e Brescia che non c’è più, se potesse parlare ci direbbe di riaprire”.

Si è rivolto così in Senato Matteo Renzi a Conte.

In serata l’affondo: nel caso in cui Italia Viva dovesse lasciare “penso che in Parlamento ci sarà una nuova maggioranza, Se Conte ha i numeri con Berlusconi per andare avanti io non ho nessun problema” ha detto a Porta a Porta.

 Sulle parole di Renzi, il primo a scagliarsi contro l’ex premier è stato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori

“Mi pare un’uscita a dir poco infelice.

Se Renzi voleva rendere omaggio ai nostri morti, il modo – coinvolgerli a sostegno della sua proposta di riapertura delle attività – è decisamente quello sbagliato”.

“Immagino che il leader di Italia Viva volesse sottolineare l’attaccamento al lavoro della gente di Bergamo e di Brescia” prosegue Gori.

“Ma sostenere che le vittime del virus, se potessero parlare, vorrebbero oggi la riapertura appare purtroppo stonato e strumentale.

Sono certo che Renzi ha pieno rispetto del dolore di queste province: quella pronunciata al Senato è però una frase decisamente fuori luogo”. (fonti ANSA, Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev)

 

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