ROMA – “Il dieci mattina mi paghi te…nun sgarrà che vengo a casa..non capisci bene...io te taglio la gola il dieci matina…portami i soldi sennò t’ammazzo a te e tutti i tuoi figli”. Queste le parole di uno degli indagati della maxi inchiesta sulla cupola degli appalti a Roma.
L’intercettazione telefonica è una di quelle rese pubbliche dai Ros dei carabinieri.