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Salvini come Alberto Angela: racconta la storia dell’ulivo più antico dell’Umbria e lo abbraccia VIDEO

di redazione Blitz |25 Ottobre 2019 13:08

A sinistra Matteo Salvini, a destra Alberto Angela

A sinistra Matteo Salvini, a destra Alberto Angela

TREVI – “A sinistra faranno ironia, ma questo è il bello dell’Italia”. Così Matteo Salvini dice sbucando da dietro all’ulivo più antico dell’Umbria e abbracciandolo. Il leader della Lega, in Umbria per gli ultimi giorni di campagna elettorale in vista delle regionali di domenica 27 ottobre, si è fatto riprendere in video nelle campagne umbre, in stile Alberto Angela. Tant’è che è lui stesso ad evocare l’ardito paragone: “Voi direte da dove sbuca questo? Non è Angela, non è uno speciale Quark, siamo live”.

Quindi, scandendo bene le parole e col passo felpato tipico del divulgatore, si è lanciato in una lezione di storia: “Siamo a Bovara, frazione di Trevi, terra di un olio stupendo e questo è l’ulivo di Sant’Emiliano – spiega –  Secondo la trazione nel 1304, il primo vescovo di Trevi (Sant’Emiliano, ndr) fu torturato e poi legato a questo ulivo e decapitato. Quindi secondo la tradizione, più di 1700 anni fa qua scorse il sangue e da quel sangue viene fuori adesso uno degli olii migliori dell’Umbria e d’Italia”.

Quindi il gran finale: “Ora ci sarà qualche sinistro che farà qualche battuta ironica, però questa è cultura, tradizione, profumo, respiro e abbraccio al bello dell’Umbria e al bello dell’Italia”.

In realtà l’ironia è subito montata sul web, dove numerosi utenti hanno stigmatizzato il paragone con Alberto Angela. “Lo so che ti piacerebbe tantissimo, ma fra te e Alberto Angela ci sono almeno un oceano di cultura di differenza”, commenta qualcuno. Chi allude al Russiagate: “Riascoltando bene mi è sembrato quasi che l’ulivo, nella sua millenaria saggezza, dicesse qualcosa, parlasse. E che le sue parole fossero #SalviniRispondi”. E chi prova pietà per il secolare albero: “Campare 1700 anni per poi finire in un video Salvino, a saperlo quel povero ulivo avrebbe preferito diventare un comodino”.

Fonte video: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

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