ROMA – Samantha Cristoforetti, nella sua prima Inflight call, racconta le sensazioni e le attività svolte durante il primo periodo passato sulla Stazione spaziale internazionale. L’astronauta italiana sembra a proprio agio a gravità zero, si diverte a fluttuare con i capelli rizzati all’insù nella Stazione Spaziale Internazionale e fa roteare il microfono prima di rispondere alle domande.
“Sono molto curiosa, come del resto sono tutti gli astronauti, e nel momento stesso in cui ammiro la bellezza del nostro pianeta dalla cupola della Stazione spaziale vorrei anche saperne di più: vorrei leggerlo il più possibile, comprendere meglio questo atlante fisico, pieno di nuvole, vulcani, fiumi, montagne, che è in continua trasformazione”.
La vista dell’Italia, continua l’astronauta, è tra le due sensazioni che metterebbe nella lista di quelle più belle sperimentate durante la sua permanenza a bordo della Iss:
“L’Italia in particolare dallo Spazio è bellissima, e non solo perché è il mio paese. È una combinazione di coste, isole, e montagne che la rendono speciale da quassù”.
L’altra sensazione speciale provata lassù è l’assenza di peso:
“È eccezionale lasciarsi andare, chiudere gli occhi e cercare di capire cosa vede e sente il cervello e al tempo stesso i trucchi che trova per gestire una situazione così”.