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Berlusconi: “Pagare tangenti all’estero è necessità, moralismi assurdi” (video)

di admin |28 Giugno 2022 9:26

ROMA – “Pagare una tangente all’estero è un fenomeno di necessità”. Silvio Berlusconi, leader del Pdl, commenta così l’inchiesta su Finmeccanica ai microfoni di Agorà, trasmissione televisiva in onda su Rai 3. Berlusconi parla poi di “assurdi moralismi” e sostiene che l’inchiesta della magistratura su Finmeccanica metta a rischio la “competitività” delle grandi aziende italiane all’estero.

Berlusconi ha detto: “Noi non possiamo più competere all’estero, siamo stati autolesionisti. Nessuno tratterà più né con l’Eni, né con l’Enel né con Finmeccanica. La tangente è un fenomeno che esiste ed è inutile ignorare la realtà. Pagare una tangente all’estero è un fenomeno di necessità

Parlando delle tangenti, che secondo il leader del Pdl sono semplici commissioni da pagare ai funzionari del paese estero con cui si vuole fare affari, ha detto: “In Italia e in altre democrazie  queste cose non esistono, ma inutile giudicare anche quello che accade in India. Questi sono assurdi moralismi”.

Poi Berlusconi ha parlato di “masochismo” ed ha attaccato la magistratura: “Io ho fotografato la realtà esistente quando si tratta dei nostri gioielli che devono trattare con Paesi stranieri, devono adeguarsi alle altre democrazie. Questa magistratura ha dimostrato autolesionismo noi ci stiamo facendo fuori, nessuno tratterrà più con noi. Si tratta di masochismo puro. Vogliamo non pagare commissioni? Allora stiamo a casa”.

Secondo il leader del Pdl le tangenti all’estero sono una “necessità”: “L’India è un paese fuori dalla sfera occidentale, sono moralismi assurdi così non si fa l’imprenditore. La tangente è un fenomeno che esiste non si possono negare le situazioni di necessità se si va trattare nei Paesi del terzo mondo o con qualche regime”.

Infine un altro duro attacco contro la magistratura per Berlusconi, che difende l’istituto dell‘immunità parlamentare: “Assolutamente sì, perché c’è una magistratura rossa che è il cancro della nostra democrazia, è una patologia, come la cosa barbara delle intercettazioni”.

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