CATANIA – Il bilancio dei feriti della scossa di terremoto di magnitudo 4.8 che ha colpito la provincia di Catania nella notte, è passato da quatto a dieci, tutti non in gravi condizioni. È emerso dalle riunioni avvenute nella notte nel centro coordinamento soccorsi convocato dalla prefettura.
È stato anche fatto un bilancio provvisorio dei danni: crolli dei muri delle case e danni alle chiese. Le zona più colpita è stata Fleri, nella frazione Zafferana Etnea. Disposta anche la chiusura parziale dell’Autostrada A18 nel tratto tra Acireale e Giarre. Il prefetto ha fatto aprire scuole e palestre per dare la possibilità a chi non può tornare a casa di avere comunque un riparo per le prossime ore. C’è anche chi ha deciso di non tornare a casa per paura. In questi centri l’assistenza è affidata alla Croce Rossa. In volo, per monitorare i danni, si sono alzati gli elicotteri di forze armate e polizia.
A Fleri una famiglia ha rischiato di restare sepolta tra le macerie della sua casa: madre padre e due figli minorenni. A raccontare la notte di terrore è il capofamiglia. “Eravamo a letto – ricostruisce il capo famiglia -, ci siamo svegliati di soprassalto e visto le pareti crollarci addosso. Per fortuna i mobili ci hanno protetti dalle macerie: siamo vivi per miracolo”. Per loro, fortunatamente, solo qualche lieve escoriazione.
Nella frazione di Zafferana Etnea un anziano di 80 anni è stato salvato dai soccorritori che l’hanno estratto dalle macerie della sua casa. L’uomo è stato sepolto mentre dormiva. Ha contusioni alla testa ed è ricoverato in codice verde. Sempre a Zafferana Etnea una casa di riposo, date le lesioni riportate, è stata abbandonata dagli ospiti.