Terremoto, Porta a Porta: l’inviata Luciana Barbetti urla in diretta VIDEO

Terremoto, Porta a Porta: l'inviata Luciana Barbetti urla in diretta VIDEO
Terremoto, Porta a Porta: l’inviata Luciana Barbetti urla in diretta VIDEO

Terremoto in diretta: momenti di panico per Luciana Barbetti inviata di Porta a Porta, che al momento della terza scossa di terremoto era collegata in diretta con Bruno Vespa. Luciana Barbetti, giornalista del Tgr Umbria, si trovava a Preci, cioè a 7 km dall’epicentro della prima scossa del terremoto del 26 ottobre, quella di magnitudo 5.4 e profondità 9 km che alle 19:10 ha fatto tremare la zona del Parco dei Monti Sibilini, in provincia di Macerata, nelle Marche, una scossa avvertita da Napoli a Bolzano, fino in Austria, Slovenia e Croazia.

L’epicentro della scossa delle 19:10, come era stato per il terremoto di Amatrice del 24 agosto scorso, si trova al confine fra Marche, Abruzzo, Umbria e Lazio, fra le province di Macerata, Ascoli Piceno, Teramo, L’Aquila e Rieti. I paesi più vicini erano Castelsantangelo sul Nera (3 km dall’epicentro, provincia di Macerata), Ussita (7 km, Macerata), Visso (7 km, Macerata) e Preci (7 km, Perugia).

Luciana Barbetti era stata inviata per l’appunto a Preci, dove stava raccontando del grande via vai di gente che c’era da un centro allestito dalla Caritas per accogliere la popolazione sfollata, e dove alle 21:18 si era sentita la scossa più forte, di magnitudo 5.9 e profondità 8 km, che aveva colpito più o meno la stessa zona (questa volta Preci si trovava a 8 km dall’epicentro, Ussita e Visso a 4) ed è stata avvertita in maniera più distinta in tutta Italia.

La Barbetti era in diretta al momento della scossa delle 23:42, di magnitudo 4.5 e profondità 10 km, epicentro a 8 km da Preci: la giornalista ha urlato e istintivamente ha stretto la mano di una persona che si trovava dietro di lei durante il collegamento: “Ecco un altro terremoto! Fortissimo! Ve lo raccontiamo in diretta! Tremava la terra!”. Guarda il VIDEO sotto.

Ci sono poi state tante altre scosse (lo chiamano “sciame sismico”), che hanno fatto tremare in continuazione gli abitanti della zona vicina all’epicentro, ma gli altri eventi di gravità maggiore sono stati 2 (oltre alle tre scosse già descritte): alle 5:19, di magnitudo 4.1 e profondità 9 km; alle 5:50, di magnitudo 4.4 e profondità 9 km.

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