MONZA – Terrorizzavano i pendolari con un machete: all’alba del 17 ottobre i carabinieri della Compagnia di Desio, in provincia di Monza e Brianza, hanno arrestato 7 persone ritenute responsabili dei reati di rapina aggravata, lesioni personali e porto abusivo di armi da taglio.
La gang era responsabile di almeno 7 rapine aggravate commesse a bordo dei treni regionali Trenord, sulla tratta Albairate-Saronno, e presso la Stazione Ferroviaria di Ceriano – Parco delle Groane nel periodo compreso tra febbraio e aprile 2015. Le telecamere di videosorveglianza hanno filmato gli uomini in azione.
Le persone finite in manette (5 marocchini e 2 italiani, tra cui una ragazza) fanno parte di una banda più numerosa su cui gli investigatori stanno ancora indagando. I colpi contestati sono 10, dal 14 febbraio 2015 all’8 aprile. Le vittime erano tutti pendolari giovani e seduti in vagoni deserti. I rapinatori utilizzavano coltelli e anche un machete per spaventare i malcapitati e in una occasione hanno aggredito due ragazzi che si erano opposti, picchiandoli e provocandogli ferite guaribile in 7 e 10 giorni.
D’altronde nella zona di Milano è ancora fresco nella memoria lo choccante episodio di Carlo Di Napoli, il capotreno (proprio della Trenord) aggredito da un branco di latinoamericani armati di machete. In seguito all’aggressione, Di Napoli ha quasi perso un braccio.
A ferire l’uomo con un machete un ragazzo salvadoregno di 19 anni, Josè Emilio Rosa Martinez, che si era rifiutato di far vedere il biglietto. La gang di sudamericani era composta da 7 persone: si trovavano sul treno quando, lo scorso 11 giugno, i ferrovieri Riccardo Magagnin e Carlo Di Napoli sono stati aggrediti con un machete all’altezza della stazione di Villapizzone, a Milano. Il particolare, scrive l’Ansa, emerge dai verbali dell’ interrogatorio di Jesè Ernesto Rosa Martinez, uno dei quattro giovani arrestati, che avrebbe colpito Di Napoli, rimasto gravemente ferito a un braccio, quasi amputato.