YOUTUBE Amazon, dipendenti costretti a vivere in tenda in Scozia

Amazon, dipendenti costretti a vivere in tenda in Scozia
Amazon, dipendenti costretti a vivere in tenda in Scozia

DUNFERMINE – Costretti a lavorare per 60 ore settimanali e a dormire in tenda vicino al centro di smistamento. Amazon finisce sotto inchiesta a Dunfermine in Scozia. Qui, il giornale The Courier ha filmato alcuni dipendenti costretti a dormire in tenda in pieno inverno, nel bosco che sorge vicino al luogo di lavoro e a pochi passi dall’autostrada.

Già nelle settimane scorse, l’azienda era stata criticata per aver penalizzato i dipendenti che nello stabilimento scozzese si prendono giorni di malattia. Critiche anche ai salari che ad Amazon superano di poco la cifra minima.

Un mese dopo, questo avvistamento che fa discutere. La persona che dorme in tenda è stata interpellata dal quotidiano ed ha fortemente criticato l’azienda. L’uomo proviene da Perth, località che si trova a 45 chilometri di distanza. Raggiungere ogni giorno casa era diventato troppo costoso e stancante. Da qui la decisione di dormire in tenda.

“Amazon dovrebbe vergognarsi di pagare i lavoratori così poco da costringerli a vivere in tenda in pieno inverno per arrivare a fine mese” ha detto a The Courier Willie Rennie, leader liberaldemocratico scozzese che ha cavalcato la vicenda. “L’azienda ha creato delle condizioni di lavoro intollerabili” ha aggiunto il politico.

Amazon, dopo la pubblicazione della foto e del video finito anche su YouTube, ha replicato: “Forniamo un ambiente di lavoro sicuro e positivo, con uno stipendio competitivo e una serie di benefit”. Amazon, ha affermato un portavoce, adegua costantemente i propri salari alla media nazionale con l’obiettivo di risultare sempre concorrenziale. Inoltre i candidati possono specificare se sono disposti o meno a camminare molto.

Per quanto riguarda i giorni di malattia, un avvocato sempre legato al colosso dell’e-commerce ha spiegato che l’azienda ha la facoltà di dotarsi di policy particolarmente severe nei confronti di chi si assenta dal lavoro anche se solo per motivi di salute.

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