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YOUTUBE Francesca Barra minacciata, Claudio Santamaria furioso: “Haters vanno interdetti”

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Francesca Barra minacciata, Claudio Santamaria furioso: “Haters vanno interdetti”

ROMA – Claudio Santamaria è furioso dopo gli insulti e le minacce di morte recapitate alla sua compagna, la giornalista e scrittrice Francesca Barra. In un messaggio video pubblicato dall’Agenzia Vista di Alexander Jakhnagiev, l’attore ha chiesto che siano “interdette da qualsiasi social network, perché hanno perso questo diritto”, le persone che hanno preso di mira la giornalista.

“Tr***, che Dio punisca te e poi i tuoi figli”, “tr*** come te vanno arse vive”: commenti di questo tenore sono comparsi sulla pagina Facebook della Barra. Il motivo lo aveva spiegato lei stessa sul social, ma era già chiaro: la sua colpa sarebbe quella di essersi separata dal marito, da cui ha avuto tre figli, e vivere alla luce del sole la sua nuova relazione con l’attore Claudio Santamaria.

Santamaria cita tra le persone da interdire anche Domenico ‘Mimmo’ Leccese, funzionario della Regione Basilicata, che ha respinto le accuse. Leccese ha scritto un post su Facebook lo scorso 17 luglio, “in tono goliardico e senza alcun tipo di offesa o minaccia”, si è difeso rispondendo all’Ansa. Santamaria ha chiesto oggi per lui la rimozione “da qualsiasi funzione pubblica, soprattutto se questi messaggi sono stati scritti in orario di lavoro e col computer dell’ufficio”. Ma il dipendente pubblico ha precisato che il suo messaggio è stato scritto nel pomeriggio di quel giorno di luglio, quando non era più in ufficio.

La tesi del funzionario è sostenuta anche dall’esito dell’indagine interna avviata dalla Regione Basilicata. Quel giorno Leccese, che lavora nel dipartimento Infrastrutture, è stato in servizio fino alle ore 14. Il post è stato scritto poco dopo le ore 16: “Francesca Barra – è il testo – sorpresa in atteggiamenti amorosi, tra i Sassi di Matera, con noto attore: è amore estivo?”. Successivamente, commentando il suo stesso post, l’uomo aveva ipotizzato una relazione clandestina fra Barra e Santamaria, facendo insinuazioni sulla somiglianza dell’ultimo figlio della giornalista con l’attore.

Replicando alla dura reazione di Francesca Barra, Leccese ha persino proposto il test del Dna per accertare con esattezza la paternità del neonato. Secondo quanto si è appreso, il risultato dell’indagine a carico del funzionario non è ancora ufficiale, ma avrebbe chiarito che il messaggio non fu scritto col computer in uso a Leccese.

Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, ha però chiesto all’ufficio del personale di esaminare il comportamento di Leccese per valutare se non vi siano gli estremi per un richiamo.

“Desidero precisare – ha detto il funzionario – che mi sono messo in contatto con Santamaria, ma lui non ha voluto parlare. Stanno cercando – ha aggiunto – di montare un caso contro di me come dipendente pubblico, ma questo non c’entra nulla, dal momento che ciò che ho scritto, e ripeto che si trattava di un post goliardico con un cuoricino, l’ho scritto fuori dall’orario di lavoro. Sarò libero di scrivere quello che voglio quando non sono in ufficio? Mi dissocio nettamente da qualsiasi minaccia di morte fatta a Barra, ai suoi figli e a Santamaria. Non voglio – ha concluso Leccese – essere coinvolto in una storia perché qualcuno è in cerca di visibilità”.

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