ATENE – Pensionati greci in manifestazione contro la riforma del sistema pensionistico tentano di ribaltare un blindato della polizia. E vengono respinti con gas lacrimogeni e spray urticanti. I disordini si sono verificati martedì mattina ad Atene.
La polizia ha usato lacrimogeni contro centinaia di anziani manifestanti che cercavano di sfondare un cordone di agenti. Il governo, sommerso dalle polemiche, ha criticato l’azione delle forze dell’ordine, ed il ministro per la Protezione del Cittadino, Nikos Toskas, ha decretato che i gas non possono essere usati “durante le manifestazioni di protesta di lavoratori e pensionati”.
Secondo i media greci, è stato il premier Alexis Tsipras in persona a chiedere di vietarli. I pensionati greci protestano da settimane contro un ennesimo taglio alle pensioni complementari.
La polizia dell’Attica – la regione di Atene – ha avviato un’indagine interna, su richiesta dell’esecutivo. Ad un certo punto i dimostranti hanno anche dato l’assalto ad un pullman della polizia, iniziando a scuoterlo violentemente, mentre altri tentavano di superare il blocco degli agenti. Il lancio dei gas è scattato proprio durante l’assedio al bus. Non ci sono stati feriti gravi, ma alcuni dimostranti sono finiti in terra senza fiato ed in evidente stato di sofferenza.
La riforma del sistema pensionistico greco è uno dei punti più spinosi del negoziato tra governo di Atene e creditori internazionali. A causa delle vari manovre fatte dai governi greci da quando è iniziata la crisi, le pensioni sono state tagliate in percentuali che vanno dal 25 al 55%, rispetto agli assegni pre-austerità. Secondo le condizioni dell’ultimo piano di salvataggio il governo Tsipras deve realizzare risparmi per un miliardo di euro sulla spesa pensionistica.
Secondo una ricerca pubblicata il mese scorso dalla Rete nazionale pensioni (la principale organizzazione dei pensionati ellenici) oltre la metà di coloro che hanno lasciato il lavoro vive ormai sotto la soglia di povertà. Alcune migliaia di persone hanno preso parte alla manifestazione di oggi, con slogan come “Non possiamo vivere con 400 euro”, “Facciamo pagare la crisi ai ricchi”. Sempre oggi, in Parlamento si discuteva la bozza di legge finanziaria che prevede una crescita economica del 2,7% per il prossimo anno fiscale.