YOUTUBE Israele, giornalista apprende in diretta tv che Netanyahu ha chiuso il suo tg YOUTUBE Israele, giornalista apprende in diretta tv che Netanyahu ha chiuso il suo tg

YOUTUBE Israele, giornalista apprende in diretta tv che Netanyahu ha chiuso il suo tg

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YOUTUBE Israele, giornalista apprende in diretta tv che Netanyahu ha chiuso il suo tg

TEL AVIV – La giornalista israeliana apprende in diretta, mentre sta conducendo il telegiornale, che il premier Benjamin Netanyahu ha deciso di chiudere il programma. E dando la notizia ai telespettatori riesce a stento a trattenere le lacrime. 

Geula Even stava conducendo il programma di news Mabat LaHadashot (“Un occhio alle notizie”) su Channel 1, televisione di Stato israeliana, quando da un lancio di agenzia ha appreso della chiusura del programma voluta proprio dal primo ministro israeliano, che ha annunciato una riorganizzazione delle trasmissioni pubbliche. Questa, almeno, è la versione ufficiale, mentre secondo staff del programma Mabat LaHadashot, in onda da 49 anni, Netanyahu vuole controllare i media “come sta facendo Trump negli Stati Uniti”. In particolare il primo ministro israeliano si starebbe muovendo in vista delle elezioni che si terranno nel 2019.

Geula Even, la giornalista che ha annunciato la fine delle trasmissioni, è la moglie di Gideon Sa’ar, ex membro di primo piano del partito Likud (di cui è leader proprio Netanyahu) con un passato da Ministro dell’Interno e dell’Educazione. Lo scorso aprile Sa’ar, dopo due anni e mezzo di esilio dalla politica, è tornato alla ribalta annunciando il suo ritorno con l’obiettivo di diventare primo ministro di Israele.

Ma Geula Even non è stata certo l’unica giornalista del programma a prendere male la notizia. “Non solo ci hanno ucciso – ha denunciato Yaakov Achimeir, per decenni una delle più autorevoli figure televisive – ma adesso ci seppelliscono come fossimo un asino. Questo è un momento di vergogna per il governo”.

Altri hanno lamentato che adesso centinaia di dipendenti perderanno il proprio posto di lavoro e hanno messo in dubbio che il nuovo ente pubblico (ancora in fase di organizzazione) saprà fare meglio di loro. In parallelo da oggi cessano anche i programmi di radio Gerusalemme.

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