YOUTUBE Laura Boldrini contro monumenti fascisti: “Offendono memoria partigiani”. E Dagospia…

YOUTUBE Laura Boldrini contro monumenti fascisti: "Offendono memoria partigiani". E Dagospia...
YOUTUBE Laura Boldrini contro monumenti fascisti: “Offendono memoria partigiani”. E Dagospia…

ROMA – Secondo Laura Boldrini passeggiare davanti ai monumenti costruiti ai tempi del fascismo mette a disagio gli italiani perché offende la memoria dei partigiani. Il presidente (pardon, la presidenta) della Camera ha preso spunto dal ddl antifascismo presentato dal deputato Pd Fiano per esprimere la propria opinione anche in materia di “etica urbanistica”. Forse si riferisce a posti come l’Eur e il Foro Italico a Roma.

Dagospia lancia allora una provocazione, prendendo spunto da altri monumenti che potrebbero assumere lo stesso valore storico:

PERCHÉ ALLORA NON ABBATTIAMO LE CHIESE FATTE DURANTE L’INQUISIZIONE, DEMOLIAMO L’ARCO DI TITO CHE OFFENDE GLI EBREI, BOMBARDIAMO IL SANGUINOLENTO COLOSSEO?

Ecco quello che ha detto la Boldrini: “ci sono persone che si sentono colpite da questo, a volte anche offese. Quando ho accolto i partigiani alla Camera, in occasione del Settantesimo anniversario dalla Liberazione- spiega- alcuni di loro hanno evidenziato questo stato di cose dicendo che non accade altrettanto in Germania dove i simboli del nazismo non ci sono più. Questi vecchi partigiani si sentono ancora offesi da questo. Io rispetto la loro sensibilità. È evidente che in Italia questo passaggio non c’è stato, in Germania sì. Però non possiamo sottovalutare nemmeno il fatto che ci sono alcune persone che hanno dedicato la loro giovinezza a liberare il loro Paese che si sentano poco a loro agio quando passano sotto certi monumenti”.

“Lo abbiamo visto nel corso degli ultimi tempi, dal cimitero a Milano alla spiaggia di Chioggia, lo abbiamo visto con le liste elettorali che si sono presentate con il fascio littorio. Vediamo movimenti di ispirazione fascista che fanno irruzione nei Consigli comunali. Penso che questo stia diventando un tema da non sottovalutare più. A prescindere dal provvedimento, e non entro nel merito, ritengo che lo Stato non possa ignorare queste provocazioni e quindi mi sembra giusto seguire con attenzione quello che sta accadendo. Noi abbiamo ad oggi il reato di apologia e quindi quello va fatto rispettare. Dopodiché vedremo le sorti del provvedimento di Fiano”.


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