DENVER – Scena di panico di un aereo partito da Denver e diretto a Portland: una passeggera si butta a terra, grida e si spoglia. Alla fine il volo è stato costretto a fare marcia indietro e a tornare a Denver.
La donna, molto probabilmente aveva paura di volare: la donna ha cominciato ad urlare e battere con i piedi mentre il velivolo stava ancora decollando.”Stiamo per morire? Stiamo per cadere di sotto? Stiamo perdendo ossigeno?” ha cominciato a dire la passeggera. Una persona a bordo ha ripreso la scena in cui si vede una hostess che cerca di calmare la donna senza successo.
La paura di volare è una patologia molto diffusa. Come spiega l’Ansa, metà della popolazione italiana ha paura di volare e un terzo di questa soffre di una fobia che impedisce di prendere l’aereo. L’Oms e il Dsm IV (il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) inseriscono la fobia del volo tra quelle specifiche.
L’Oms prevede che entro il 2020 il quadro patologico che sottende la fobia del volo, condizionando e inibendo molte delle più semplici attività, sarà la seconda patologia più diffusa al mondo dopo i disturbi cardiovascolari. Il Ministero della salute ha identificato il Laboratorio per i disturbi psicosomatici quale “Centro di riferimento nazionale per la cura della fobia del volo”.
Al progetto dell’Asp si accede previo pagamento di ticket sanitario (circa cento euro) e si sviluppa in dieci incontri settimanali di terapia in gruppo sul modello cognitivo comportamentale. In nona seduta è previsto il “battesimo dell’aria”, ovvero un volo gratuito su aeromobili Volotea, partner ufficiale dell’iniziativa. Secondo i dati accumulati negli anni, dopo la terapia il 98,5% dei pazienti prende l’aereo senza più paura.