ROMA – Più telecamere di videosorveglianza, parchi e periferie più illuminati, pattuglie a cavallo nel centro storico e persino una app: così Roma cerca di frenare le violenze, soprattutto carnali, in vertiginoso aumento negli ultimi tempi.
Le misure sono state decise dal Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica che si è riunito mercoledì mattina a Palazzo Valentini. Alla riunione hanno partecipato il prefetto, Paola Basilone, il questore, Guido Marino, il sindaco, Virginia Raggi, e l’assessore della Regione Lazio alle Pari opportunità, Lucia Valente, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza.
Secondo Basilone, comunque, “la città è sicura. Abbiamo messo a sistema un ‘modello Roma’ di stretta cooperazione interistituzionale che contribuisce all’obiettivo primario che è la sicurezza dei cittadini”.
“A Roma si registra dal primo gennaio scorso un aumento del 6% delle violenze di genere ma anche un +70% degli arresti, quindi si reprime nell’immediatezza, e il 56% in più nella provincia. Vuol dire che l’attenzione delle forze di polizia è altissima e il controllo del territorio consente di garantire la sicurezza con la certezza matematica della repressione”, ha detto Basilone, al termine della riunione del Comitato provinciale per l’ordine pubblico e la sicurezza. Virginia Raggi ha aggiunto: “Abbiamo previsto l’apertura di uno sportello del centro anti-violenza in ogni Municipio”.