Terremoto Abruzzo/ Repubblica rivela: le case erano costruite con la sabbia del mare

Pubblicato il 10 Aprile 2009 - 07:42 OLTRE 6 MESI FA

Un articolo di Carlo Bonini su Repubblica mette lì, in mezzo alle gambe dei dolenti di Stato, l’amara verità che è tra le origini del disastro del terremoto in Abruzzo. Il modo in cui hanno costruito gli edifici moderni, quelli pubblici: con la sabbia del mare.

Infatti non tutte le costruzioni abruzzesi moderne sono crollate, anzi sono lì, davanti a tutti, come ulteriore monumento alla vergogna nazionale. Le strutture costruite in modo adeguato, con la giusta dose di cemento armato, sono ancora lì e continuano a operare e produrre.

È giusto quel che dice il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, quando parla di responsabilità diffuse: dei costruttori per primi, che hanno imbrogliato, dei politici che su quelle costruzioni avranno preso la giusta percentuale, su  tutti gli intermediari che hanno avuto la loro parte, su tutti noi che abbiamo applaudito le gare al risparmio, che hanno avuto l’effetto di comprimere non i margini di profitto delle imprese e di mazzette degli aventi causa, ma il valore intrinseco delle costruzioni stesse, dei giornali che hanno a-criticamente applaudito a tutto, salvo poi piangere, deprecare, accusare tutto e tutti.