ROMA – Angelo Rizzoli è morto l’11 dicembre a Roma. L’ex produttore cinematografico classe 1943 aveva compiuto 70 anni lo scorso 12 novembre.
Rizzoli era ricoverato da tempo al Policlinico Umberto I a Roma. A dare notizia della sua morte la moglie Melania De Nichilo.
L’ex editore e produttore cinematografico era ricoverato e agli arresti domiciliari, dopo l’arresto lo scorso 14 febbraio 2013 con l’accusa di bancarotta fraudolenta. Rizzoli nella sua vita è stato oggetto di diverse vicende giudiziarie, ultima delle quali ne ha comportato l’arresto.
La vita di Angelo Rizzoli si è svolta su un filo molto teso fra genialità, grandezza e arroganza che alla fine lo ha riportato in carcere; una storia molto lunga, che lo vede, giovanissimo, appena trentenne, a capo di un impero editoriale dai piedi di argilla.
Alla fine, tutti i discorsi servono a poco se non si tiene conto dell’errore fondamentale fatto dal padre di Angelo, Andrea Rizzoli, che volle comprare il Corriere della Sera senza avere il denaro e gestirlo in un abbraccio troppo partecipativo che alla fine si rivelò mortale.
Poi vennero P2, Licio Gelli e Tassan Din: ma poterono diventare i veri padroni solo per il peccato originale dell’acquisto a puffo e l’incapacità gestionale del management, Angelo Rizzoli in testa.