Cinema: Ingmar Bergman figlio illegittimo? Sembra un suo film

Ingmar Bergman (Ap/ Lapresse)

ROMA, 27 MAG – Ingmar Bergman neonato sostituito con un altro bambino (leggi qui) all’ospedale di Uppsala? Un’ipotesi che si fa forte grazie alla scoperta della nipote che avrebbe fatto delle puntuali analisi del Dna. Una cosa non da poco se fosse vera.

Perche’ questa scoperta andrebbe a toccare l’ingombrante famiglia del regista del ‘Settimo sigillo’ che ha sempre parlato della sua educazione rigida. Insomma, una storia davvero bergmaniana quella rilanciata oggi da un sito svedese, che farebbe parte purtroppo della storia vera del regista, ma non della sua prodigiosa filmografia.

Tutto parte da due distinti libri.

Quello di Veronica Ralston, nipote di Bergman, dal titolo ‘Il figlio illegittimo e la sostituzione del bambino’ nel quale afferma appunto che il corpo di Ingmar Bergman sarebbe stato sostituito all’ospedale di Uppsala. Una rivelazione appresa dalla stessa Ralston leggendo a sua volta un altro libro: ‘Cio’ che vedo e’ cio’ che amo’ di Louise Tillberg in cui si afferma che sua madre, Hedvig Sjoeberg, amante del padre di Bergman avrebbero avuto un altro figlio.

Il neonato sarebbe stato consegnato poi dalla donna a Erik Bergman stesso. E qui la storia si fa davvero bergmaniana. Incuriosita da questa storia cosi’ straordinaria, la nipote di Bergman avrebbe effettuato le analisi tra il suo Dna e quello del regista usando dei francobolli usati dal maestro svedese e incollati su una lettera spedita ai genitori.

I risultati sarebbero inequivocabili: tra il regista e Veronica Ralston non vi sono legami di sangue e soprattutto l’analisi del Dna confermerebbe che Karim Bergman non e’ la mamma biologica del regista. Sempre la nipote ha confessato ai media, a sostegno della sua tesi: ”Quando mia nonna Karin diede alla luce suo figlio era il 14 luglio del 1918. Era stata molto malata ed e’ probabile che il bambino non sarebbe sopravvissuto al parto”.

Qualche notizia sul padre di Bergman complica ancora di piu’ le cose: il padre Erik inizia infatti il suo ministero pastorale proprio all’ospedale di Uppsala dove ci sarebbe stato lo scambio di neonati.

Poi viene nominato pastore della chiesa Hedvig-Eleonora di Stoccolma e infine cappellano della Corte Reale. Carattere irritabile, la figura del padre entro’ in maniera indiretta sullo schermo in tre film: ‘Fanny e Alexander’ (1982), ‘Con le migliori intenzioni’ (1992) e ‘Conversazioni private’ (1996). Anche la madre aveva i suoi problemi essendo sempre in cura per la sua eccessiva ansia.

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