“La banda dei Babbi Natale” il cinepanettone senza volgarità di Aldo, Giovanni e Giacomo

Può un film delicato, ben scritto, e dall’umorismo delicato come “La banda dei Babbi Natale” andare a sfidare i cine-panettoni? Questa la vera domanda per chi ha visto, con divertimento e sorrisi, questo ottavo film della premiata ditta di Aldo, Giovanni & Giacomo e il primo diretto da Paolo Genovese (finora in coppia con Luca Miniero, ora regista del campione d’incassi Benvenuti al Sud).

La domanda è più che legittima perché quello che si è visto nella presentazione alla stampa di ieri 13 dicembre è un cine-panettone per molti versi atipico, senza volgarità, né ricerca della risata facile. Proprio come ha spiegato Aldo, “La Banda dei Babbi Natale” non ha affatto paura della concorrenza: “Se il pubblico vuole ridere a crepapelle molto probabilmente non sceglierà questo film, ma se vuole una storia-storia questo è il lavoro giusto”. Dice invece Giacomo dei cine-panettoni in genere: “Noi non condividiamo troppo le loro scelte, noi ne facciamo altre e sarà alla fine il pubblico a decidere”.

Prodotto da Paolo Guerra per Medusa Film, il film racconta le avventure di tre amici che si ritrovano per l’intera notte di Natale in un commissariato perché sorpresi a rubare in un appartamento. Tre uomini comunque particolari quelli che si ritrovano in cella. C’è Giovanni, veterinario che non ama troppo gli animali e con due mogli a carico, una in Svizzera e una a Milano. C’è poi Giacomo, stimato chirurgo e vedovo inconsolabile dopo dodici anni dalla morte della compagna e c’è, infine, Aldo, un bambinone immaturo che vive di scommesse e rifiuta ogni tipo di lavoro in maniera scientifica.

A capire un po’ meglio chi siano questi tre personaggi e perché si ritrovino in un anonimo commissariato a Milano ci penserà una straordinaria Angela Finocchiaro nel ruolo di una comprensiva ispettrice di polizia. In un film, che mostra un Natale volutamente non consumistico, solo qualche battuta poco politicamente corretta, sui terroni e anche l’ironica antipatia verso gli animali da parte del veterinario Giovanni che così commenta all’incontro stampa:”Spero che queste ultime due cose non creino reazioni, perché sarebbe solo una cosa da sciocchi”.

Come valore aggiunto de La banda dei Babbi Natale, nelle sale da venerdì distribuito da Medusa, anche una colonna sonora con alcune canzoni di Mina. “Il produttore Guerra – ha spiegato Giovanni stamani – ha telefonato al figlio di Mina, Massimiliano Pani (sue e di Franco Serafini, le musiche originali del film, ndr) per chiedere se era possibile utilizzare alcuni brani della cantante. Massimiliano ha detto come la mamma proprio in quel momento stava guardando un nostro film in tv insieme ai nipoti e che ci adorava letteralmente. E avrebbe cantato delle canzoni appositamente per noi”. Tra i brani del film così troviamo cantati da Mina: Mele Kalikimaka, brano natalizio in salsa hawaiana con tanto di ukulele, la classica Silent Night, riletta in versione ballad, oltre all’inedita Walking The Town, una canzone in puro stile brit rock con echi beatlesiani. Tra gli altri interpreti de La banda dei Babbi Natale, anche Giovanni Esposito, Silvana Fallisi, Sara D’Amario, Lucia Ocone, Cochi Ponzoni, Massimo Popolizio, Remo Remotti, Giorgio Colangeli, Antonia Liskova e Mara Maionchi (la suocera di Giovanni)

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