ROMA, 2 SET – ''Il mio prossimo film, 'Bella addormentata', e' un progetto che parte dal dramma di Eluana Englaro, l'ultimo atto della sua vita nella clinica La quiete di Udine. Quel dramma divise l'Italia e scombino' anche dei giochi interni dei partiti contrapponendo l'Italia laica a quella cattolica che rifiutava questa conclusione''. Cosi' il regista Marco Bellocchio, che il 9 settembre ricevera' il Leone d'oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia, ha parlato del suo nuovo progetto dal palco della quinta serata 'La vita: istruzioni per l'uso' realizzata nell'ambito della Festa Democratica Nazionale di Pesaro.
''Il film – ha detto Bellocchio – non e' la storia di Eluana e Peppino Englaro, ma la storia di alcuni personaggi inventati che hanno alcune connessioni ideali e sentimentali con quello che avviene in quella clinica e un po' in tutto il Paese. In quei sei giorni, (dal 3 al 9 febbraio del 2009, ndr) la televisione era completamente occupata da questo dramma, il Governo si affrettava quasi disperatamente a fare una legge per bloccare la sentenza che interrompeva l'idratazione e l'alimentazione ad Eluana. Nel mio film, l'evento mediatico fara' da sfondo al alcune storie''.
''Fortunatamente – ha concluso il regista – ho trovato un produttore (Cattleya, ndr) che, in un tempo in qui trionfano le commedie, e questo e' chiaramente un dramma, mi ha incoraggiato ad andare avanti. Speriamo di poterlo realizzare''.