Bill Emmott, “Girlfriend in coma” censurato al Maxxi causa par condicio

ROMA – La sala era pronta, la data della proiezione già stabilita. E invece salta tutto causa “censura” elettorale. Girlfriend in a coma (fidanzata in coma, ndr), il film documentario sul declino italiano realizzato dall’ex direttore dell’Economist Bill Emmott e dalla giornalista Annarella Piras  non sarà proiettato al Maxxi di Roma il 13 febbraio. 

Il motivo lo spiega con un tweet indignato lo stesso Emmott:

“INCREDIBLE! MAXXI Rome, on Culture Ministry orders, has revoked Girlfriend in a Coma Feb 13 Italy premiere booking. CENSORSHIP. STUPIDITY”

Il tutto con le parole censura e stupidità scritte in maiuscolo. Ovvero, secondo il linguaggio del web, urlate. Ma cosa è successo? E’ successo che il documentario in questione secondo il Ministero tratta temi che hanno “valenza politica” e quindi è inopportuno che venga trasmesso durante la campagna elettorale. Sia chiaro, Girlfriend in a coma non è accusato di prendere questa o quella posizione. Però solleva questioni politiche e questo, evidentemente, è sufficiente per censurare e proporre la proiezione dopo il voto.

Il quotidiano Repubblica riporta il comunicato del Maxxi in cui si spiegano le ragioni dello spostamento:

“Il MAXXI è un’istituzione pubblica nazionale vigilata dal Ministero dei Beni Culturali e, secondo una prassi consolidata e già attuata in altre occasioni, in campagna elettorale non può ospitare manifestazioni che, seppur promosse da soggetti esterni, a qualunque titolo potrebbero essere connotate di valenza politica. Dal 26 febbraio, finita la campagna elettorale, il MAXXI sarà ben felice di ospitare qualunque manifestazione culturale, inclusa naturalmente la proiezione del documentario di Bill Emmott”.

Emmott, ovviamente, risponde dicendosi “attonito davanti a questa terribile e calzante dimostrazione della tesi centrale di Girlfriend, cioè, che il declino italiano stia rapidamente giungendo al punto di non ritorno”.

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