Il film “dettagliato” sulla morte di Bin Laden: Obama accusato dai repubblicani

Kathryn Bigelow, regista del film (Foto LaPresse)

NEW YORK – Tutti i segreti sul raid in cui è rimasto ucciso Osama Bin Laden nelle mani di Hollywood. E’ la clamorosa denuncia dei repubblicani, che accusano l’amministrazione Obama di aver rivelato alla regista premio Oscar, Kathryn Bigelow informazioni dettagliate sulla missione più segreta della storia degli Stati Uniti. Obiettivo: contribuire alla preparazione del film che uscirà nel 2012 alla vigila delle presidenziali.

La denuncia è contenuta in un rapporto del presidente della commissione sicurezza interna della Camera dei Rappresentanti, il repubblicano Peter King, che ha anche inviato una lettera ai vertici della Cia e del Dipartimento della Difesa chiedendo l’apertura di un’indagine. Pronta la reazione della Casa Bianca, che attraverso il suo portavoce, Jay Carney, definisce la denuncia ”ridicola”. A svelare la lavorazione di un film-documentario sul raid anti-Osama era stato giorni fa il New York Times, rivelando come al lavoro ci fosse anche lo sceneggiatore Mark Boal, che insieme alla Bigelow ha vinto il premio Oscar per “The Hurt Locker”, la storia di una squadra di artificieri dell’esercito americano impegnati in Iraq.

Il quotidiano newyorkese parlava quindi di accesso ad informazioni di ”alto livello” di segretezza da parte degli autori del film. Non c’è alcun dubbio – scrive il New York Times – che la pellicola sia fortemente sostenuta da Obama. Non è un segreto, infatti, che il presidente sia intenzionato a sfruttare al massimo il successo ottenuto con l’uccisione del numero uno di Al Qaida nonche’ mente degli attentati dell’11 settembre. Cercando così di tamponare il crollo della fiducia che gli americani hanno nei confronti del loro presidente, soprattutto per il prolungarsi della crisi economica che oramai ha portato la disoccupazione a livelli record.

Nel rapporto King si sottolinea come la presunta fuga di notizie secretate sul raid compiuto dai Navy Seals nel maggio scorso ad Abbottabad (alle porte della capitale pachistana Islamabad) metta in serio pericolo tutte le future operazioni del genere. Per questo si chiede se sia possibile visionare la pellicola prima della sua uscita e verificare quali siano le reali precauzioni prese dalla Casa Bianca per evitare l’inopportuna diffusione di segreti di Stato.

Sarcastico il commento del portavoce Carney: ”Credo che la commissione sicurezza interna della Camera abbia questioni più importanti di cui doversi occupare che discutere su di un film”. Carney ha comunque assicurato come non si stia assolutamente discutendo di informazioni secretate e come l’ufficio stampa della Casa Bianca faccia ogni sforzo per assicurare che tutti i nuovi articoli, documentari o film che riguardino il presidente Obama siano accurati fin nel più piccolo dettaglio. E’ solo in quest’ottica che si cerca di aiutare gli autori che richiedono informazioni o interviste con i vertici del palazzo presidenziale.

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