Cinema: diventa un film la prima autobiografia di una vittima di pedofilia

Pubblicato il 1 Giugno 2010 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA

“Avevo sei anni e mezzo”, il primo libro autobiografico pubblicato in Italia sugli abusi nell’infanzia, adesso diventa anche un film. La pellicola è tratta dal romanzo-confessione del torinese  Simone Di Maggio edito nel 2008 da Fazi.

Il film traduce in immagini il racconto delle attenzioni sessuali subite dalla vittima dall’età di sei anni fino alle soglie dei dodici. Un trailer del progetto, che si sta girando oggi a San Benedetto del Tronto, sede della casa cinematografica produttrice del film D’Andrea & Franciosa Film, sarà presentato nei festival.

Le riprese del film, invece, cominciano il prossimo anno. Una quota dell’incasso sarà devoluta all’associazione “La caramella buona” impegnata nella lotta contro la pedofilia.

“Avevo sei anni e mezzo” segna anche il debutto come regista di Giacomo Franciosa. La sceneggiatura è firmata da Stefania Rossella Grassi. Per il trailer la produzione si è affidata ai disegni su sabbia di Gabriella Compagnoni abbinati alle immagini cinematografiche.

“Speriamo con questo lavoro di forte e coraggiosa denuncia sociale di poter portare i genitori al cinema – sottolinea il regista – perché il problema pedofilia esiste e non si può ignorarlo. Spesso ai bambini si dice ‘non accettare caramelle da un estraneo’. Il nostro auspicio è che con questo film si possa far capire ai bambini perché non devono accettare bonbon dagli sconosciuti”.

La sceneggiatrice che a Cannes ha portato il cortometraggio Stalking, dedicato al tema delle molestie sessuali, afferma: “Ho cercato di portare in superficie i lividi del cuore e le ferite dell’anima di Simone. E allo stesso tempo di mettere in evidenza i segnali che i genitori dovrebbero cogliere quando il loro bambino inizia a manifestare il disagio di chi subisce abusi”.