Cinema, imprenditori contro il taglio del tax credit. Camera, ok rifinanziamento

 

Cinema, imprenditori contro il taglio del tax credit. Camera, ok rifinanziamento
Cinema, imprenditori contro il taglio del tax credit. Camera, ok rifinanziamento

VENEZIA – Nel giorno di apertura della settantesima edizione della mostra internazionale di Venezia, la Camera ha approvato all’unanimità l’ordine del giorno presentato da Andrea Romano (Scelta Civica) che impegna il governo a considerare il rifinanziamento della cosiddetta tax credit, altresì detto credito d’imposta, un incentivo che incoraggia gli investimenti privati, “come misura permanente per lo sviluppo del cinema italiano”.

Contro i tagli, che si tradurrebbero subito nel licenziamento di circa 2.500 lavoratori qualificati, i produttori e le associazioni avevano fatto sapere di ritenere “sgradita” la presenza degli esponenti del governo a Venezia e annunciato di voler disertare gli Stati Generali sul settore. Con il decreto del Fare il governo ha infatti pesantemente ridimensionato questa agevolazione, limitandone il finanziamento al solo 2014 e per la metà delle risorse necessarie. Una mossa che ha subito acceso la protesta dei produttori e delle associazioni per i quali l’incentivo ai privati, che tra l’altro ha riportato il finanziamento pubblico entro i livelli di guardia, ha concorso al rinascimento del cinema italiano.

Secondo Romano il taglio al tax credit metterebbe immediatamente a rischio migliaia di posti di lavoro, fermando il 90% delle produzioni in Italia, comprese quelle straniere che stanno già traslocando verso paesi fiscalmente più convenienti.

Dello stesso avviso è Francesco Rutelli, che nel 2008 ha introdotto il credito d’imposta. “Il Governo deve garantire le risorse del tax credit per il Cinema come investimenti pluriennali stabili – ha detto – come si potrebbe, altrimenti, annunciare misure per attirare investimenti in Italia quando se ne stanno allontanando decine di milioni a causa dell’incertezza su queste risorse?”.

“La mia riforma, che ha introdotto il tax credit nel 2008, – spiega Rutelli – ha dimostrato di funzionare bene, di essere in grado di surrogare al tracollo del Fondo per lo Spettacolo, e di stimolare significativi investimenti privati tenendo così in vita l’importantissima industria creativa del cinema italiano. Ho sollecitato personalmente il Premier Enrico Letta, che mi ha detto di essere d’accordo, e di essere pronto ad inserire nella Legge di Stabilità tutte le risorse assurdamente cancellate dal precedente governo. Ho fiducia che questo avvenga, anche se capisco le ragioni del mondo del cinema che, prima di interrompere le proteste annunciate, vuole essere certo che le risorse del tax credit tornino al loro posto”, conclude Rutelli.

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