Cinema, Oliver Stone: Il Mio Alessandro 3d in teatro

TAORMINA (MESSINA), – Un Oliver Stone in grande forma alla masterclass che si e' svolta stamattina al Palazzo dei congressi, nell'ambito del Taormina Film Fest. Il regista statunitense ha iniziato a parlare del film ''Alexander Revisited: The Final Unrated Cut''.

''Questa pellicola – ha spiegato – e' costata tantissimo e ha avuto una critica feroce in molti Paesi. Alla fine, pero', siamo entrati nella Top 20 e questo e' per noi motivo di soddisfazione. Nonostante il film fosse stato criticato, io sono andato avanti comunque. Ci sono alcuni progetti folli che con il tempo migliorano: Alexander e' uno di questi''. Il regista ha detto di avere assistito con emozione alla proiezione dell'opera al Teatro Antico, che ha definito un luogo di ''grande fascino''. ''Il film – ha spiegato – e' stato realizzato per la sala, anche se c'e' da dire che il suono e tutte le altre caratteristiche erano impeccabili. La versione vista ieri sera permette di proiettare il film anche in schermi giganteschi. Ricordo che l'antica cavea taorminese e' l'unico posto all'aperto del mondo dove si puo' vedere il 3D''. Il pubblico rivolge al regista diverse domande e lui parte proprio dall'inizio, dalla sua giovinezza. ''Quando ho iniziato, – racconta – ho scritto un romanzo che e' stato rifiutato e per questo ero triste. Sono tornato in Vietnam e ho deciso di smettere di scrivere per il resto della mia vita''. Stone, che ha combattuto in Vietnam come volontario dal 1967 al 1968, e' rimasto ferito due volte in combattimento, guadagnandosi la 'Bronze Star Medal' al valore. ''Li' – ha ricordato – avevo una fotocamera e sono riuscito a fare alcuni scatti. La fotografia mi ha permesso di guardare la vita oltre la scrittura''. Stone ha anche ribadito il suo impegno per i temi politici quando ha invitato tutti i ragazzi presenti in sala a recarsi entro le 15 alle urne per votare contro la privatizzazione dell'acqua e contro il nucleare. Poi, si e' soffermato sui documentari girati su Fidel Castro ''un uomo piacevole, per tutte le stagioni. Con lui si puo' davvero parlare di tutto''. Ma quando gli hanno chiesto cosa pensa di Obama e di Berlusconi il regista ha preferito glissare ''Sono qui per la masterclass, non voglio parlare di politica''.

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