Da !Non uccidere\" di Autant-Lara scandalo e obiezione di coscienza

da: http://lists.peacelink.it

\”Non uccidere\”, un film di Claude Autant-Lara, ispirato a un caso di cronaca del 1948, provocò uno scandalo internazionale, censura, boicottaggio ma aprì la strada al diritto all\’obiezione di coscienza.
Il film,coproduzione franco – jugoslava, con Horst Frank, Laurent Terzieff, Suzanne Flon (titolo originale \”Tu ne tueras point\”), in bianco e nero è stato girato nel 1961 perché per 12 anni non trovò un produttore.
La trama: Francois Cordier che, chiamato a fare il servizio di leva, rifiuta di indossare la divisa. Al tribunale militare il suo caso è abbinato a quello di Adler, giovane sacerdote tedesco che nel 1944, arruolato nella Wehrmacht, ricevette l\’ordine di uccidere un partigiano francese.
Mentre il secondo è assolto per aver ucciso su ordine superiore, il primo è condannato severamente.
Film oratorio di appassionata eloquenza sulla non violenza, il diritto alla disobbedienza, il contrasto tra legge civile e coscienza morale, il dilm fu realizzato e distribuito nonostante enormi e quasi insuperabili difficoltà perché il tema dell\’obiezione di coscienza era tabù nella Francia impegnata neòle guerre di Indocina e Algeria.
Il regista Autant-Lara è morto il 5 febbraio 2000 all\’età di 97 anni, che ha firmato una sessantina di film i più importanti dei quali sono \”Il
diavolo in corpo\” (1947) e \”Non uccidere\” (1961).

Girato con i soldi dello stesso Autant Lara e della Jugoslavia, all\’epoca paese comunista, il fil rischiava di non uscire mai sotto il peso di divieti imposti
dall\’alto.
Una spinta decisiva a sbloccare la situazione fu data in Italia. Il 18 novembre 1961 il sindaco di Firenze, Giorgio La Pira, cattolico e eletto come
indipendente nella DC, fece proiettare il film di fonte a decine di giornalisti e di uomini di cultura, infrangendo così i divieti e provocando anche un autentico scandalo.
Infatti, poiché il film esalta la figura di un obiettore di coscienza, la commissione ministeriale sulla censura di
quel tempo vi vedeva perpetrato il reato di istigazione a delinquere e perciò lo aveva escluso dalle sale cinematografiche. La censura suscitò l\’indignazione
del deputato socialista Sandro Pertini, il futuro presidente della Repubblica, che presentò un\’interrogazione parlamentare, strumento meno inflazionato all\’epoca che non oggi e pertanto efficace.
Scoppiò un caso internazionale, dato che anche in altre nazioni il film era stato boicottato fin dall\’inizio, e comunque né la Francia né l\’Italia
avevano autorizzato le riprese nel loro territorio.
Il dibattito e l\’impressione profonda suscitati dal film di Autant-Lara
produssero l\’effetto \”ibdesiderato\” per cui i vertici militari avevano
richiesto la censura sul film: in Francia viene approvata una legge che
consente l\’obiezione di coscienza.
In Italia intanto, nel 1962, rifiutò di indossare la divisa Giuseppe
Gozzini, primo obiettore di coscienza cattolico. Entrò in galera per
corenza con il quinto comandamento: \”Non uccidere\”.

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