Dario Argento girerà Dracula in 3d: le riprese a Torino e Biella

TORINO 29 APR Una nuova version – TORINO, 29 APR – Una nuova versione di 'Dracula', remake del celebre romanzo di Bram Stoker, in versione 3D: a girarla sara' Dario Argento, il mago dell'horror all'italiana. Lo ha annunciato lo stesso regista in un incontro a margine del Festival internazionale del cinema gay che si tiene in questi giorni a Torino e di cui e' padrino della nuova sezione 'horror-gay'. Argento ha annunciato anche alcuni dettagli del nuovo lungometraggio. La colonna sonora sara' composta e realizzata da Claudio Simonetti, celebre in tutto il mondo per quella di 'Profondo Rosso'. ''Le riprese – ha aggiunto il regista – cominceranno a breve tra le province di Torino e Biella''. Tra i luoghi maggiormente indiziati a ospitare le cineprese c'e' il Ricetto di Candelo (Biella), che ben si presta per le ambientazioni della storia. ''Invece non so – ha proseguito Argento – quando uscira' effettivamente il film in quanto le pellicole in 3D hanno una lunghissima fase di postproduzione. Posso dire che utilizzero' un nuovo tipo di macchina da presa concepita appositamente per il 3D e che e' piu' maneggevole, anche se non so quanto effettivamente possa accelerare il processo di realizzazione del lungometraggio''. Il cast, ha detto Argento, non e' ancora del tutto definito. ''Ma sara' composto – ha precisato – quasi esclusivamente da attori stranieri. Purtroppo in Italia ormai si fanno soltanto commedie, peraltro bruttissime, e gli interpreti non sono dei 'cavalli di razza' perche' recitarvi e' molto semplice. Non e' colpa mia''. Nell'incontro, il regista ha bacchettato il cinema horror statunitense definendolo ''dozzinale, basato esclusivamente sugli effetti speciali e quindi per bambini'' mentre ha elogiato quello coreano e quello giapponese, ''a cui mi ispiro molto''. Infine, ha parlato del suo rapporto con il cinema gay. ''In molti miei film – ha ricordato – ci sono personaggi omosessuali perche' nella mia famiglia l'omosessualita' e' sempre stata una cosa normalissima: i miei genitori erano soliti frequentare registi, scenografi e critici gay, anche se a quei tempi era piu' difficile rivelare le proprie tendenze sessuali. I gay e le lesbiche – ha concluso – ci sono nei miei film perche' ci sono nella vita: perche' nasconderli? Io li ho raccontati come sono''.

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