PARIGI – Da Brigitte Bardot a Catherine Deneuve, il cinema francese è con Gerard Depardieu. Ma non solo: anche il 40% dei francesi, secondo un sondaggio, dice di ”capire” che la star nazionale e tra gli attori più pagati, abbia voglia di trasferirsi in Belgio per pagare meno tasse. Ma il governo transalpino, mangiata la foglia, si prepara a varare misure per colpire i ricchi espatriati.
Il caso Depardieu divide i francesi: secondo un sondaggio Ifop, il 40% dice di ”capire” la decisione dell’attore mentre il 35% ne è’ ”scioccato”. Tuttavia la maggioranza (81%) è concorde nel pensare che in tempi di crisi economica sia ”legittimo” chiedere ai più ricchi di pagare di più. Il presidente Francois Hollande, commentando i nuovi dati economici negativi della Francia, con una crescita pari a zero nel primo semestre dell’anno e la disoccupazione che continuerà ad aumentare, ha invitato tutti i suoi connazionali a ”fare uno sforzo”.
E in risposta alle polemiche su Depardieu, invece di ”criticare” ha preferito ”lodare” chi decide di restare. E ha aggiunto: ”Se si ama la Francia, bisogna servirla”. Intanto il governo sta pensando a nuove misure per tassare gli espatriati. Per il ministro del Bilancio Jerome Cahuzac, rivedere le convenzioni fiscali è l’unico modo per ”evitare che coloro che decidono di vivere fuori dalla Francia siano esonerati dagli oneri fiscali che hanno nei confronti di un Paese nel quale sono nati, cresciuti e spesso hanno fatto fortuna”.
Diverse celebrità del mondo del cinema si sono però schierate in difesa di Depardieu, che ha appena comprato casa a Nechin, un paesino del Belgio a pochi chilometri dalla frontiera francese, mettendo in vendita la sua lussuosa residenza parigina e annunciando di volere diventare belga. Da ultima l’attrice Catherine Deneuve – insieme hanno girato diversi film (L’ultimo metrò (1980) di Francois Truffaut) – che in una lettera pubblicata dal quotidiano Liberation ha bollato come ”indegni” i duri attacchi fatti al collega facendo riferimento, in particolare, agli interventi dell’attore Philippe Torreton, e di alcuni esponenti del governo come il premier Jean-Marc Ayrault.
”Non sono d’accordo con le sue idee – ha proseguito citando Voltaire – ma mi batterò fino alla morte perchè le possa esprimere”. ”Depardieu è vittima di un accanimento estremamente ingiusto”, ha detto anche Brigitte Bardot, ricordandone il talento e la popolarità. Per Fabrice Lucchini, ”per attaccare Depardieu bisogna avere una filmografia solida”, mentre Jamel Debbouze ha parlato di ”voyeurismo”.
Nei giorni scorsi l’attore, in segno di protesta contro le critiche, ha simbolicamente consegnato il suo passaporto francese scatenando una sorta di corsa alla cittadinanza. Il premier russo Dmitri Medvedev ha tenuto a ribadire l’invito fatto dal suo presidente, Vladimir Putin, per ospitarlo in Russia: ”Depardieu è il benvenuto – ha detto – Qui l’imposta sul reddito è del 13% e non l’alzeremo”.