DiCaprio a sorpresa arriva a Pompei, interessato a graffiti erotici

Come un qualsiasi turista, jeans, felpa, giubbotto scuro e capellino con visiera calata sulle lenti da sole, Leonardo DiCaprio si è presentato all’ingresso degli scavi di Pompei. Ma l’attore non è passato inosservato e ha destato la curiosità dei visitatori della città sepolta dall’eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. Con lui una decina di amici, la splendida fidanzata israeliana Bar Rafaeli e la mamma Irmalin.  Un lungo giro con la guida dedicando particolare attenzione al Lupanare e ai suoi graffiti erotici, salendo poi alla Casina dell’Aquila.

DiCaprio, 36 anni, la star di Hollywood che ha origini campane, è anche un grande appassionato di Pompei. Affascinato sin da ragazzo dalla storia della città sepolta dall’eruzione, l’attore non ha voluto perdere l’occasione di tornare nel sito archeologico, dove era già stato qualche anno fa, prima di presentare, domani a Roma, il suo ultimo film”Shutter Island”, regia di Martin Scorsese.

La mattinata soleggiata ha reso perfetta la gita di DiCaprio, che l’aveva organizzata in tutta segretezza pagando anticipatamente guida e biglietti: gli scavi erano affollati e nonostante il tentativo di camuffarsi sollevando il cappuccio della felpa l’attore è stato riconosciuto da centinaia di turisti. Ma body guard e carabinieri non hanno consentito che fosse avvicinato. Niente foto né autografi, la star di “Titanic” ha messo condizioni precise per continuare la visita.

Per lui lo staff del commissario dell’area archeologica ha preparato un percorso alternativo che la star ha molto gradito: prima tappa il Lupanare, l’antico bordello di Pompei, dove l’attore si è fatto tradurre i graffiti erotici scritti dai clienti ed ha fatto tante domande: «Ha voluto conoscere tutti i particolari sul luogo, quando costavano le prestazioni sessuali. Ha chiesto se le posizioni effigiate fossero un vero e proprio catalogo per i clienti. Infatti era proprio così – racconta la guida messagli a disposizione dalla struttura commissariale – E’ poi rimasto impressionato dalla casa del Menandro e in particolare dal carro che vi è conservato. Una persona cortese, preparata, molto legata alla famiglia e alla sua privacy».

Il gruppo è stato poi accompagnato alla Casina dell’Aquila, il luogo più alto della città antica, con panorama mozzafiato sugli scavi e in lontananza sul golfo di Napoli e Capri. E qui, al temine di una passeggiata durata circa due ore, Di Caprio e i suoi amici si sono divertiti a scattare una serie di foto ricordo.

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