Ferzan Ozpetek cittadino onorario di Napoli: la decisione di De Magistris dopo “Napoli velata”

Ferzan Ozpetek cittadino onorario di Napoli: la decisione di De Magistris dopo "Napoli velata"
Ferzan Ozpetek cittadino onorario di Napoli: la decisione di De Magistris dopo “Napoli velata” (foto Ansa)

NAPOLI – Il regista turco Ferzan Ozpetek è cittadino onorario di Napoli. Il sindaco, Luigi De Magistris, ha deciso di conferirgli la cittadinanza onoraria con una cerimonia che si svolgerà nei primi mesi del 2019. 

“Benvenuto Maestro, anche se con il cuore e la tua anima sei sempre stato uno di noi, un vero napoletano” ha detto De Magistris. E l’autore di ‘Napoli velata’ ha risposto: “Che sia onorato è dire poco. Posso dire esaltato? In realtà ho soltanto condiviso i miei sentimenti con la comunità napoletana che li esprime: l’amore e il fascino seducente della sua immensa cultura, il calore delle persone con il loro pensiero e i modi nobili”.

Nella delibera proposta dal sindaco e approvata dall’intera Giunta si ripercorre la carriera del regista che incontra Napoli già nei suoi primi importanti impegni cinematografici, in particolare quando collabora con Massimo Troisi, nel film ‘Scusate il ritardo’. Negli anni successivi tanti successi al cinema ma anche in teatro, con le regie al San Carlo e con periodi di assidua frequentazione della città.

“Di Napoli – dice il regista – mi ha stregato tutto ciò che tocca i sensi e trasforma i sentimenti, quella luce unica, quei suoni magici che si fondono alle voci e al rumore, mentre sotto le strade ti viene incontro il silenzio, ti avvolge il mistero delle catacombe e della città sotterranea in cui ho provato allo stesso momento smarrimento ed euforia. E’ lo stupore affettuoso che ti riserva questa città”.

“Questo intenso rapporto – sottolinea de Magistris – lo ha condotto alla progettazione e alla realizzazione del film ‘Napoli velata’, nel quale Ozpetek racconta la Napoli dei mille misteri, delle grandi contraddizioni, una città che come ha affermato lo stesso Ozpetek è ‘un’ossessione in cui mi sono sentito a casa’. Una Napoli opulenta, con una grande e spiccata vitalità, ma anche cupa, pagana, cristiana, di una bellezza stupefacente, condita dalla grande sensualità e dall’immensa umanità. Una umanità che mi ha arricchito”.

 

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