ROMA, 28 OTT – C'e' il broncio annoiato di James Dean sul set di Gioventu' bruciata e molto altro di quella Hollywood bruciata di cui e' stato protagonista nel documentario di Francesco Zippel dedicato a Nicholas Ray, nel centenario della nascita, ospitato nella sezione extra del Festival di Roma e il 7 novembre in onda su Studio Universal alle 21.15.
Ray ha segnato con capolavori indimenticabili la storia del cinema americano e mondiale, lanciando giovani attori come Dean, Natalie Wood, Sal Mineo e consacrando divi come Humphrey Bogart, John Wayne e Robert Ryan. Tra gli anni Cinquanta e Sessanta film come Il diritto di uccidere, La donna del bandito, Gioventu' bruciata e Johnny Guitar gli hanno assicurato una fama straordinaria, tuttavia una vita di eccessi lo ha relegato progressivamente ai margini della comunita' hollywoodiana, fino al commovente omaggio di un giovane Wim Wenders che ne ha celebrato la grandezza nell'inedito ruolo di attore in L'Amico Americano e nel film testamento Lampi sull'acqua – Nick's Movie.
Nel documentario, scritto e diretto da Zippel con la consulenza storica di Patrick McGilligan con la voce narrante di Rodolfo Bianchi, ci sono le testimonianze esclusive di coloro che lo hanno accompagnato in un'avventura degna dei migliori copioni di Hollywood: dalla quarta e ultima moglie Susan all'allievo Tom Farrell, passando per il decano dei critici americani Andrew Sarris, il biografo Bernard Eisenschitz, il divo Robert Wagner e lo sceneggiatore di Gioventu' bruciata Stewart Stern.
Inediti e rari materiali d'archivio completano il profilo di uno dei piu' straordinari e talentuosi ribelli del cinema americano. Al festival di Roma per presentare il documentario e' arrivato anche Stewart Stern, storico sceneggiatore hollywoodiano, autore di Gioventu' bruciata.