A 75 anni, in una pièce al Théâtre des Bouffes Parisiens Alain Delon è tornato a emozionare il pubblica. Recitando a fianco della figlia ventenne, Anouchka Delon, avuta dalla modella olandese Rosalie van Breemen. “Pensate ai grandi personaggi del cinema, a Steve Mc-Queen— ha detto in tv nei giorni delle prove — Io sono come loro, ma in più recito ancora, sono rimasto in circolazione. Se ci pensate è una cosa da non credere. Sono uno dei pochi miti viventi del XXI secolo”.
La storia di “Une journée ordinarie”, racconta il Corriere della Sera, è autobiografica “al 90 per cento: la figlia Anouchka recita la parte di Julie, ventenne che vuole convincere il padre Julien a lasciarla andare ad abitare con il fidanzato Arno. Padre e figlia vivono da soli da 12 anni, dopo la morte della moglie e madre in un incidente. Julien frequenta una donna, Carine, ma non riesce a ricominciare, a dimenticare la sua defunta moglie. “Tutta la mia vita sei tu”, ripete alla figlia, opprimendola con il suo amore eccessivo.
I rimandi autobiografici fanno pensare a Romy Schneider, il più grande amore di Delon. Sul palco, alla fine Anouchka-Julie ottiene il permesso di lasciare il padre, in lacrime.
“Papà è un po’ come il suo personaggio nella pièce, affettuoso e iper-protettivo — ha raccontato Anouchka —. Ci sentiamo tutti i giorni”. Ma quando la giovane Delon è andata a vivere con il compagno, l’attore ventitreenne Julien Dereins, il padre l’ha presa bene: “Sono stato felice e li ho aiutati — dice Alain Delon —, spero che duri il più a lungo possibile”.
Parole buone anche per il talento artistico della figlia: “E’ formidabile. Prima di cominciare le prove avevo paura perché io ho tutta la mia carriera alle spalle, lei muove ora i suoi primi passi. Ma sono rimasto affascinato”.
Ma il suo rapporto con i figli non finisce certo qui: a settembre Delon ha vinto l’affidamento del figlio più piccolo Alaian-Fabien, conquistato in tribunale contro la van Breemen. Ora girerà un film con il primogenito Anthony, 46 anni.
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