ROMA, 30 DIC – ''Frankenstein nascosto in Vaticano'', titola l'Osservatore Romano. Nell'archivio della Filmoteca Vaticana e' stato ritrovato, infatti, un fotogramma della pellicola che James Whale diresse nel 1931.
''E' bastato un fotogramma – scrive il giornale vaticano – per capire a quale pellicola appartenevano le poche scene inconfondibili ritrovate casualmente nell'archivio della Filmoteca Vaticana e in quel momento avremmo voluto avere l'intero film''.
''Questo perche' nella storia del cinema ci sono immagini memorabili che diventano parte della cultura popolare, come appunto la pellicola di Whale, prodotta dalla Universal Picture. Il film fu proiettato per la prima volta a New York ottant'anni fa, ma ancora oggi l'immagine della creatura e' legata all'interpretazione di Boris Karloff, con la testa piatta, le palpebre appesantite, i bulloni sul collo e i vestiti troppo piccoli, in un misto di malinconia e poesia''.
''Il pregio del film – sottolinea ancora l'osservatore Romano – e' nella sua apertura a una serie infinita di chiavi di lettura: l'uomo che sfida le leggi della vita e della morte, la creazione di un mostro deforme nell'aspetto e nell'animo, il rifiuto di chi e' diverso, il dolore di esistere senza amore e senza amicizia, la caccia all'uomo''.