Fus/ I lavoratori dell spettacolo protestano a Piazza Montecitorio contro i tagli. Parla l’attore Stefano Accorsi: “Chiediamo al Governo un tavolo per discutere”

Stefano Accorsi

Piazza Montecitorio sarà invasa dai lavoratori dello spettacolo nel pomeriggio del 20 luglio. Attori, registi, tecnici, musicisti, ballerini manifesteranno per protestare contro i tagli del governo Berlusconi al Fus, il Fondo Unico per lo Spettacolo: «Siamo più di 200mila in larga parte precari, intermittenti, non tutelati in materia di diritti e garanzie sociali. Siamo i lavoratori dello spettacolo. Da oggi una categoria in via di estinzione».

«Tagliare così pesantemente il Fus, che in concreto rappresenta una spesa per lo Stato di appena lo 0,1% del pil, non è la vera soluzione», spiega l’attore Stefano Accorsi. Raggiunto telefonicamente sul set di «Baciami ancora» di Gabriele Muccino, che sta girando a Roma fino a settembre, l’attore si rammarica di non potere essere alla manifestazione. «Purtroppo né io né i miei colleghi saremo presenti fisicamente. Ma sono in prima fila e ci tengo a sottolinearlo».

Accorsi vive in Francia da alcuni anni, è il compagno di Laetitia Casta da cui aspetta il secondo figlio, ma è spesso presente in Italia, in teatro o al cinema. «Anche in Francia la situazione per lo spettacolo è stata difficile e molti problemi non sono stati risolti, ma i lavoratori hanno dimostrato compattezza dando una grande prova di forza. Lì la situazione è diversa dall’Italia, gli artisti che non lavorano ricevono comunque un assegno dallo Stato perché si presume che siano impegnati a preparare uno spettacolo. Una parte del prezzo dei biglietti del cinema, inoltre, va ad un fondo per i film. Potrebbe essere una soluzione anche da noi».

In piazza scenderanno tantissimi artisti, politicamente di tutte i colori, uniti nella battaglia per mantenere i fondi dello spettacolo, ma separati dalle idee di azione.«Qualcuno ha parlato di boicottare i festival ma credo che sia importante il dialogo. La posizione che vedo maggiormente rappresentata, anche sul set di Muccino, mi pare quella del confronto: dobbiamo far sì che i ministri dell’Economia e della Cultura si siedano ad un tavolo con i rappresentanti del mondo dello spettacolo e parlino».

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