Gb. Mi5 alla Fbi: “Charlie Chaplin non era comunista”

Pubblicato il 17 Febbraio 2012 - 13:16 OLTRE 6 MESI FA

LONDRA – Charlie Chaplin non era comunista: dai nuovi dossier desecretati dell'MI5 risulta che il controspionaggio britannico difese l'attore perseguitato dagli Usa durante la 'caccia alle streghe' negli anni del maccartismo. Nonostante l'amicizia di Charlot con una spia sovietica, il cineasta Ivor Montagu (nome in codice Intellighentsia), il governo britannico non sospetto' l'attore di simpatie per il Cremlino.

I 'files', conservati ai National Archive, dimostrano che l'Fbi piu' di una volta contatto' i colleghi di oltremanica sull'argomento. Ma anche l'unico elemento ottenuto dall'MI5 su un potenziale contatto tra Chaplin e la spia, un telegramma in cui Montagu scrive di poter tornare in tempo da Pechino per incontrarlo, non fu mai messo a disposizione degli americani.

L'MI5 non trovo' neanche prove per suffragare la tesi dell'Fbi che il vero nome del padre del cinema moderno fosse Israel Thornstein. Nel frattempo pero' il controspionaggio di Sua Maesta' fu costretto ad ammettere l'impossibilita' di trovare per l'attore un certificato di nascita: assenza che indusse qualche agente a ipotizzare una nascita all'estero, forse in Francia vicino a Fontainbleau, anche se ulteriori ricerche all'anagrafe francese restarono senza esito.

Nuove prove emerse l'anno scorso lasciano pensare che Chaplin sia nato in un carrozzone di zingari vicino a Birmingham.